RASSEGNA STAMPA

L´indecorosa iniziativa di far suonare a Sanremo «Giovinezza» e «Bella ciao» è stata saggiamente bloccata dal CdA della Rai, eppur tuttavia sento il bisogno di spendere ancora qualche parola perché il tentativo rivela, a me pare, qualcosa di più pericoloso di una vassallata in chiave musicale. I commenti che abbiamo letto, tranne quello di Michele Serra e di pochissimi altri che si sono soffermati sull´inammissibilità della ricorrente equiparazione tra nazi-fascisti e patrioti, ebbene quasi tutti gli altri hanno affrontato «il montare della piccola polemica sanremese», come una inutile «querelle». Leggi il resto di questo articolo »

Nell’Europa del Medioevo non esistevano leggi anti-riciclaggio, ma l’Inferno funzionava molto meglio di adesso e il girone degli usurai era affollato di buoni finanzieri cristiani come Ettore Gotti Tedeschi. Fenus pecuniae, funus est animae, “il profitto del denaro è la morte dell’anima”, aveva ammonito a suo tempo papa Leone Magno. Chi presta soldi in cambio di interessi, si legge in un manoscritto anonimo del Duecento, commette un peccato gravissimo contro la natura, “pretendendo di generare denaro dal denaro, come un cavallo da un cavallo o un mulo da un mulo”. E nel suo manuale per confessori il vescovo inglese Tommaso di Cobham rincara la dose: “L’usuraio punta a guadagnare senza lavorare, addirittura dormendo; ciò va contro il precetto del Signore che ha detto: ‘Con il sudore del tuo volto mangerai il pane’”. Leggi il resto di questo articolo »

In un momento particolarmente difficile per la vita politica italiana il cattolicesimo è assente, quasi silenzioso. Una preoccupazione della quale si è fatto interprete, fra gli altri, il cardinale Bagnasco, presidente dei Vescovi, che ha auspicato il ritorno a quelle «scuole di politica» che «ebbero una grande fioritura agli inizi degli anni novanta». I vescovi, dunque, rimpiangono gli anni nei quali i cattolici partecipavano alla vita politica italiana inquadrati con chiarezza e decisione in un partito ben preciso, quella Democrazia Cristiana che li univa e li qualificava. Leggi il resto di questo articolo »

Intervista ad Augusto Cavadi, filosofo, saggista e autore di numerose opere sulla cultura mafiosa.

L’analisi del fenomeno mafioso svela un inquietante paradosso: gli uomini di “Cosa Nostra” sono, nella quasi generalità, cattolici e, non di rado, credenti pieni di fervore. Come è possibile ciò? Come si spiega l’ostentata religiosità degli “uomini d’onore”? A questi interrogativi risponde Augusto Cavadi (nella foto), sociologo e teologo palermitano, nel suo recente “Il Dio dei mafiosi”, edito da San Paolo.

Il suo ultimo libro si intitola “Il Dio dei mafiosi”. Perché questo titolo?
La cultura mafiosa è un insieme di principi, di simboli, di linguaggi, di codici etici. Io ho cercato di mettere in evidenza che cosa pensano i mafiosi su Dio, su Cristo, sulla chiesa, sui santi e quindi ho cercato di fare una ricerca sulla “teologia mafiosa”. In questo senso il titolo mi è venuto abbastanza spontaneo. Leggi il resto di questo articolo »

L’assemblea applaude un uomo di mezza età che – imbarazzato o intimorito dalla vicinanza del potente – non riesce o non vuole prendere le distanze dalla richiesta formulata a mo’ di battuta “avrei una ragazza da sistemare… tra questi stands…”. E la risposta è “ci penso io”. Chi è quell’uomo? E chi sono quelli che applaudono? Credo che possono essere la nostra fotografia. Di ognuno di noi quando, per paura, sudditanza, comodità o interesse, preferiamo assecondare, dare il consenso invece che esprimere il dissenso. Leggi il resto di questo articolo »

Dalle dichiarazioni che hanno accompagnato la prima approvazione del Lodo Alfano (che “lodo” non è perché non rappresenta un arbitrato super partes, ma l’espressione delle ragioni di una “parte”) apprendiamo che la “serenità” delle alte cariche della Repubblica è un bene meritevole di tutela costituzionale. Mentre basta guardare fuori casa (ad esempio negli Usa, dove i presidenti vanno sotto impeachment per avere avuto –negandoli – rapporti fugaci con le stagiste) per accorgersi che di tale serenità una democrazia normale non ha bisogno. Leggi il resto di questo articolo »

«Terribile ma vera». È una battuta colta al volo all’uscita dalla mostra «Hitler e i tedeschi» del Deutsches Historisches Museum di Berlino. Una lunga fila di gente attende ancora di entrare. Ma che senso ha parlare di «grande successo di pubblico» per una iniziativa che mira a mostrare senza veli e a far capire come i tedeschi normali siano stati affascinati e travolti dal loro Führer? Tutto quello che si sa, che si è letto sui libri o sentito raccontare, si dispiega ora sotto gli occhi documenti autentici, foto e filmati, riproduzioni artistiche. L’invenzione del culto di Hitler e della nomenklatura del partito, la messa in scena spettacolare del regime, l’estetizzazione della politica ma anche l’infinito kitsch del quotidiano. Leggi il resto di questo articolo »

È forte, in Italia, la tentazione di parlare della democrazia al passato. Facendo riferimento, cioè, a un sistema istituzionale che “c’era”, ma oggi è, appunto, “passato”. Ridotto agli aspetti formali e impoverito nella sostanza. Tanto che, per definirlo, si usano altre formule. Tra le più fortunate: Postdemocrazia. Coniata (nel 2004) da Colin Crouch, per indicare il percorso assunto dai sistemi democratici, ormai lontani dai valori e dagli obiettivi della democrazia anche se non (ancora) antidemocratici. Alfio Mastropaolo, nello stesso periodo (2005), parla di “mucca pazza della democrazia“. Leggi il resto di questo articolo »

La storia c’insegna come possiamo salvare l’Italia
Per una patria diversa Lo storico ci invita a guardare ai problemi di oggi e al ruolo del nostro paese nel mondo moderno non solo attraverso i nostri occhi ma anche con quelli degli uomini e delle donne che lo hanno fatto

Nel gennaio 2009 sono diventato cittadino italiano. Faccio parte di un flusso costante di stranieri, circa 40.000, che ogni anno assumono la cittadinanza italiana. Non basta per fare dell’Italia un paese multiculturale, ma certo è un inizio. Alla cerimonia di conferimento della cittadinanza l’allora presidente del Consiglio comunale fiorentino,Eros Cruccolini, mi invitò a leggere ad alta voce due articoli della Costituzione e mi consegnò una bandiera italiana, la bandiera arcobaleno della pace e una copia della Costituzione italiana.I miei amici in gran parte rimasero stupiti all’annuncio della mia naturalizzazione. «Ma chi te lo ha fatto fare, mi dicevano, e proprio ora, poi». Uno o due si affrettarono a sincerarsi che avessi avuto il buon senso di mantenere anche la cittadinanza britannica. Il commento più caustico è stato: «Beh Paul, almeno potrai dire assieme a tutti noi altri: «Mi vergogno di essere italiano»».

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Fare i conti con la realtà di Auschwitz e della Shoah è un compito che ci sta davanti, che domina ilnostro presente e dominerà il futuro della nostra specie. Si tratta di un peso insostenibile. È un passato che non passa: e che non deve passare se questo significa affidarlo al metabolismo illimitato di una storia come galleria degli orrori. Né deve essere oggetto di comprensione, se comprendere significa giustificare. È la sua realtà storica che deve essere conosciuta. E questo è un compito immenso, appena avviato e sempreminacciato dal bisogno di sfuggire, di ridurre,di negare. È qui che si affacciano i «negazionisti» e i «riduzionisti»: termini orrendi. Preferiremmo parlare, con Pierre Vidal-Naquet, di «assassini della memoria». Leggi il resto di questo articolo »

Le considerazioni che seguono sono sotto il segno di un celebre motto di Friedrich Schiller: «La lingua poeta e pensa per te». Nella lingua del nostro tempo, si nota la presenza sovrabbondante di un lessico che non sarà certo quello di Schiller ma è forse piuttosto quello di Berlusconi, dei suoi e dei loro mezzi di comunicazione che si esprimono come lui. E noi abbiamo cominciato a parlare come loro.

Ciò può essere interpretato come un’intrusione nel nostro modo d’essere e di comunicare, oppure come un’emersione, che non crea nulla, ma solo dà voce. In questo secondo caso, la radice sarebbe più profonda, la malattia più pervasiva. In ogni caso, l’uniformità della lingua, l’assenza di parole nuove, l’ossessiva concentrazione su parole vecchie e la continua ripetizione, sintomi di decadenza senile, è tale certo da produrre noia, distacco, ironia e pena ma – molto più grave – è il segno di una malattia degenerativa della vita pubblica che si esprime, come sempre in questi casi, in un linguaggio kitsch, forse proprio per questo largamente diffuso e bene accolto. Leggi il resto di questo articolo »

La forza è (nel senso che sempre così è stato, anche se non è detto che sempre così sarà) la «virtù» della politica. La mitezza, invece, è una virtù sociale. Così, si distingue politica e società. I caratteri dell’una e dell’altra possono divergere, anche radicalmente, gli uni dagli altri. Ma è davvero così? Possiamo immaginare una società mite sotto un governo violento? Oppure, al contrario, una società violenta e un governo mite? A me pare che no, non possiamo. Non possiamo immaginare questa separazione.

Ogni forma di governo, cioè ogni forma di esercizio della funzione politica, corrisponde a una sostanza sociale. Così, se vogliamo una politica democratica, dobbiamo volere anche una società democratica. Se vogliamo imporre un governo dispotico, cioè basato sulla violenza, occorre che la società sia a sua volta violenta, che vi sia una contrapposizione tra chi sta su e chi sta giù, che ci sia pre-potenza nei rapporti sociali. Leggi il resto di questo articolo »

Agli inizi degli Anni 90 i cittadini stranieri censiti in Italia erano all’incirca 356 mila. Dieci anni dopo erano diventati quasi un milione in più. All’inizio di quest’anno hanno superato i 4 milioni, e sono il 7% della popolazione. Oggi possiamo dirlo. Avviandosi verso la fine del ‘900 il progetto di «fare gli italiani» veniva attraversato da un vero terremoto. Tutti i 150 anni della nostra storia unitaria potevano leggersi come un lungo processo alimentato dalla coppia inclusione/esclusione.

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Nei primi decenni dell’Ottocento, la domanda era: «Si può fare l’Italia»; oggi, alle soglie dei 150 anni dell’Unità, è diventata: «La si può salvare»? L’una domanda era dettata da speranza, l’altra da disperanza. Nella spazio aperto tra queste due parole c’è il dramma del nostro Paese. Nel suo nuovo libro, Salviamo l’Italia(Einaudi, Vele, pagg.134, euro 10), Paul Ginsborg ragiona sulla condizione della nostra vita nazionale mettendo costantemente a confronto, come in contrappunto, gli italiani del tempo che è il nostro con i patrioti del Risorgimento, il loro pensiero, la loro azione. Nel dispiegarsi delle sue argomentazioni, gli accadimenti di oggi, che possono sembrarci difficoltà nuove e insormontabili, visti nel lungo periodo risultano lievi increspature nella continuità d’una storia dalle radici profonde. Dunque: nervi saldi e senso di responsabilità; niente catastrofismi, sterili piagnistei o inutili invettive.

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Stiamo entrando nel decimo anniversario della guerra contro l’Afghanistan: è un momento importante per porci una serie di domande. In quel lontano e tragico  7 ottobre 2001 il governo USA , appoggiato dalla Coalizione Internazionale contro il terrorismo, ha lanciato un attacco aereo contro l’Afghanistan. Questa guerra continua nel silenzio e nell’indifferenza, nonostante l’infinita processione di poco meno di 2.000 bare dei nostri soldati morti. Che si tratti di guerra è ormai certo, sia perché tutti gli eserciti coinvolti la definiscono tale , sia perché il numero dei soldati che la combattono e le armi micidiali che usano non lasciano spazio agli eufemismi della propaganda italiana che continua a chiamarla “missione di pace”.  Si parla di 40.000 morti afghani(militari e civili), e il meccanismo di odio che si è scatenato non ha niente a che vedere con la pace. Come si può chiamare pace e desiderare la pace, se con una mano diciamo di volere offrire aiuti e liberazione e con l’altra impugniamo le armi e uccidiamo? Leggi il resto di questo articolo »


Cari Amici,
prima di tutto, come romano, vorrei salutare tutti quelli che oggi sono venuti qui a Roma: che non è un porcile, ma è la capitale d’Italia. Dunque i fratelli d’Italia che vengono nella capitale vengono a casa loro. E Roma accoglie tutti quelli che vengono da lei: non toglie le panchine per non farli sedere. E tutti rispetta perché, come diceva un antico Padre della Chiesa, “chi sta in Roma sa che gli Indi sono uniti con lui”. Roma ricorda quanto deve ai non romani. Nella sua memoria storica c’è che gli Apostoli, suoi Patroni, sono venuti dalla Palestina, erano extracomunitari, i bersaglieri a Porta Pia sono venuti dal Piemonte, gli americani alla Liberazione sono venuti dal mare, gli immigrati che l’hanno resa metropoli sono venuti dal Sud. Roma sa pure che molte volte dal Nord sono venuti i barbari. Ma non importa, perché ha civilizzato anche loro. Leggi il resto di questo articolo »

 

Marc Augé: «Rendiamo eterno il presente per paura del futuro».
L’antropologo francese parla del «nontempo» che caratterizza la nostra epoca e dei rischi di una società globale divisa in classi che ci porterà verso una pericolosa «oligarchia planetaria» piena di disuguaglianze «Non esiste una “questione Rom”, ma una cattiva accoglienza dei Rom. Quanto alla multietnicità è un fenomeno naturale». L’ultimo suo appuntamento italiano è stato il Festival della Filosofia svoltosi il mese scorso a Modena Carpi e Sassuolo. Ma non sono i «luoghi» a interessare Marc Augé, e neanche il tempo… Al «nonluogo», il neologismo da lui coniato nel ’92, ha ora aggiunto il «nontempo», ovverosia il presente eterno che caratterizza questa nostra epoca recente. Abbiamo incontrato il celebre antropologo francese in un nonluogo e nel nontempo per chiedergli uno sguardo sulla costruzione di un’Europa multietnica, sulle attuali reazioni di xenofobia che Francia e Italia hanno in comune e sul tema della diversità. Leggi il resto di questo articolo »


Berlusconi ha detto ieri che i magistrati sono criminali e che vanno come tali trattati. Lo aveva già anticipato parlando qualche giorno fa nell’improvvisato happening di fronte alla sua residenza romana, condendo il suo gravissimo ed ennesimo colpo alla Costituzione repubblicana con barzellette e linguaggio scurrile, quasi a voler allontanare l’attenzione dell’opinione pubblica da ciò che aveva pronunciato. Il suo attacco alla magistratura e l’identificazione della giustizia con la persecuzione non sono né nuovi né inediti: sono la carta d’identità di Berlusconi. Leggi il resto di questo articolo »

 

Richiesta di NON prorogare ulteriormente lo stato di emergenza

 

Spettabile Presidente Mattarella,
spettabile Presidente del Consiglio dei Ministri,
spettabili Membri del Parlamento italiano,
spettabili Presidenti di Regione,
spettabile Ministri del Governo italiano,
cc: i rappresentanti dei media italiani Leggi il resto di questo articolo »


Riferendosi ad alcuni episodi di corruzione, che hanno caratterizzato in questi ultimi mesi la vita politica italiana, i media hanno formulato l’ipotesi della nascita di una «società segreta», la P3, insieme comitato di affari e struttura sotterranea di potere che si propone di influenzare i vari ambitinei quali il potere ufficiale si dispiega. È difficile dire se (e come) sussista una vera analogia tra questa nuova società occulta e la P2, ma non vi è dubbio che esista una effettiva continuità tra il piano di Rinascita democratica di Licio Gelli, scoperto dalla magistratura agli inizi degli anni Ottanta del secolo scorso, e l’ipotesi di cambiamento del Paese messo in atto dai governi Berlusconi. Infatti, al di là della accertata appartenenza del premier alla P2 con tessera n° 1816 — pochi ricordano la condanna per falsa testimonianza comminatagli, in anni ormai lontani, a Venezia per aver mentito al giudice a proposito di tale appartenenza — sorprendenti sono gli aspetti di convergenza che esistono tra i due progetti. Leggi il resto di questo articolo »


C’è stato a Napoli, a metà settembre, il terzo degli incontri promossi da cristiani non dimentichi del Concilio e desiderosi di rimettere al centro “Il Vangelo che abbiamo ricevuto”. I primi convegni, nei due anni precedenti, si tennero a Firenze, sull’onda di una sofferenza diffusa sulla situazione della Chiesa di oggi, soprattutto italiana; ma furono evitati i toni polemici e contestatari per volgere il discorso soprattutto al positivo. Leggi il resto di questo articolo »


Io sono arrivato al punto che quando vedo apparire nei titoli dei giornali “Appartamento di Montecarlo”, volto pagina. E quando lo stesso argomento viene annunciato nella scaletta dei telegiornali pigio sul telecomando. Non se ne può più con questa telenovela che vuol farci credere che l’emergenza in Italia sia nel sapere chi ha venduto, comprato o affittato un appartamento di 60 mq a Montecarlo, passando per l’isola di Santa Lucia nei Caraibi. Una proprietà neanche dello Stato, ma di un partito che non c’è più perché è passato e si è fuso con il Pdl forse non portandovi armi e bagagli. Ma che se la facciano fuori tra di loro questa questione e magari in tribunale. Leggi il resto di questo articolo »

Anticipiamo parte di un capitolo tratto da Lezioni sul Novecento di Pietro Scoppola (a cura di Umberto Gentiloni Silveri, Laterza, pagg. 224, euro 12), che raccoglie gli interventi dello studioso all’ interno del corso universitario tenuto a Roma presso la facoltà di Scienze Politiche della Sapienza tra il 1995 e il 1996 e risposte alle domande sulle attuali difficoltà italiane devono essere cercate nell’ evoluzione dei primi cinquant’ anni della Repubblica, e non nell’ atto della sua fondazione.

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Ho detto ieri, dialogando con i lettori e gli spettatori di Repubblica Tv, che ormai la politica in Italia  è una cosa buia, che non appassiona più nessuno, né chi la fa, né chi la segue. Su questa  affermazione mi hanno scritto in tanti, che credo abbiano condiviso con me questo sentimento di  impotenza, avvertito talvolta come un impedimento, la denuncia di qualcosa che ostruisce la  partecipazione, il normale rapporto che un cittadino deve avere con la vita pubblica del suo Paese. E  insieme, c´è un altro sentimento in chi mi scrive: rabbia e ribellione per sentirsi espropriati dalla politica come strumento di impegno e di cambiamento, rifiuto di accettare che questa stagnazione prevalga. Leggi il resto di questo articolo »

Ricordare il 20 settembre insieme al cardinale Bertone. Rispetto al passato, a quel lontano 20 settembre 1870, sembrerebbe un evento riparatorio, la rappresentazione simbolica di una ferita risanata. L’Unità d’Italia fu costruita senza la Chiesa e contro la Chiesa. Per potere avere Roma, ci vollero i bersaglieri e le cannonate. Quando lo Stato liberale mise mano al suo progetto di “fare gli italiani” lo fece senza i cattolici, che se ne chiamarono fuori. I decenni trascorsi tra il non expedit e il Patto Gentiloni furono così interpretati dalla classe dirigente postunitaria all’insegna di una laicità vissuta con convinzione assoluta. Né i fascisti durante la dittatura, né i partiti di massa della Prima repubblica, furono in grado di replicarne l’intransigenza e la fermezza. Leggi il resto di questo articolo »

Domenica prossima incontro per strada ad Ostia Antica ore 15,00.

 


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Pubblichiamo ampi stralci della “Lezione sulla democrazia” che Gustavo Zagrebelsky ha tenuto sabato alla Festa del Partito Democratico a Torino.


“Politica” è una parola bastarda. Ha molti padri e madri. Non è sempre la stessa cosa. Dipende da chi la genera e per che cosa. Per chiarire, mi avvalgo d’una citazione di George Orwell. Nel 1948, scriveva (in Writers and Leviathan): «Questa è un’epoca politica. La guerra, il fascismo, i campi di concentramento, i manganelli, le bombe atomiche sono quello a cui pensare». Se non si parlava di campi di sterminio e di genocidio, era per la diffusa ignoranza di ciò che era effettivamente accaduto nel cuore dell’Europa. Auschwitz sarebbe in seguito assurto a simbolo di una certa concezione della politica. Il che è certo molto imbarazzante per la politica stessa. Leggi il resto di questo articolo »

Ci hanno tolto la patria, ecco quello che Berlusconi e i suoi servi hanno fatto. È questa l’ accusa che l’opposizione dovrebbe mettere al centro della sua lotta, se vuole vincere e soprattutto se vuole fare vincere l’Italia. Leggi il resto di questo articolo »

Dal 1992, a seguito del clima anti-partitico che si scatenò con tangentopoli, i partiti italiani hanno sistematicamente fatto ricorso all’arma del referendum e della riforma elettorale per ridare credibilità a se stessi e stabilità al sistema (essendo le due cose ovviamente correlate). Pensarono di risolvere con la tecnica elettorale problemi che erano strutturali e di sostanza, che riguardavano il rapporto di sfiducia cronico tra loro e gli elettori. La fine dei partiti di massa non è stata accompagnata da una riformulazione dei partiti che fosse capace da un lato di organizzare efficacemente la selezione della classe politica e dall’altro di ristabilire su basi laiche o non fideistiche il rapporto di fiducia con l’elettorato. Leggi il resto di questo articolo »

In una ben ordinata repubblica la bagarre istituzionale montata intorno al Presidente della Camera dei deputati sarebbe impensabile. Ma dalle nostre parti si inventa ogni giorno una qualche “costituzione materiale”, sì che siamo obbligati non solo a richiamare i dati costituzionali corretti, ma soprattutto a segnalare le forzature e i rischi grandi delle pretese di questi giorni, che tendono, una volta di più, ad eliminare persone e istituzioni che sono percepite come intralci sulla strada sempre più accidentata della ormai sconquassata (ex?) maggioranza di governo. Leggi il resto di questo articolo »


“Il Porcellum ha trasformato la democrazia in oligarchia cancelliamo quest’aberrazione”intervista a Gustavo Zagrebelsky, a cura di Liana Milella

Il calderoliano Porcellum «rovescia la democrazia in oligarchia». Dunque va messo da parte prima di un nuovo voto. «Basta una leggina fatta di due frasi: “È abrogato il Porcellum ed è riportato in vigore il Mattarellum“». Perché, ragiona l’ex presidente della Consulta Gustavo Zagrebelsky, altrimenti l’attuale legge elettorale continuerà a «ferire la Costituzione» e ad espropriare i cittadini del loro diritto di scegliere da chi essere rappresentati. Leggi il resto di questo articolo »

 

Mozione VITA per la PACE in Palestina

VITA presenta la Mozione per la PACE in Palestina, con cui possiamo richiedere a tutti i parlamentari italiani una presa di posizione chiara per la fine del genocidio perpetrato da Israele e per il raggiungimento della PACE, finalmente, in Palestina.

Con questa mozione, che può essere inviata via mail ai rappresentanti eletti in Parlamento e proposta ai propri sindaci e consiglieri comunali e regionali, VITA chiede:

il cessate il fuoco immediato e definitivo

il riconoscimento dello Stato di Palestina da parte dello Stato Italiano

azioni immediate per il disarmo dell’azione italiana nella guerra Israele-Palestina

l’avvio di una stretta interlocuzione con i diversi organi pertinenti delle Nazioni Unite

la convocazione di una Conferenza di Pace internazionale per riaprire il dialogo tra Israele e Palestina

Invia una mail a tutti i rappresentanti eletti in Italia con il testo della Mozione per invitarli a presentarla in Parlamento.

Vedi :  https://www.votalavita.it/mozione-vita-per-la-pace-in-palestina/

 

 

COMITATO FORTITUDO

*COMUNICAZIONI:* Si chiede collaborazione di tutti quanti, al fine di farla finita con la persecuzione con TAMPONI e MASCHERINE

È necessario inviare una mail alla segreteria tecnica del Ministro della Sanità

segr.tecnicaministro@sanita.it

TESTO

“L’emergenza è finita, sempre che ci sia mai stata una vera emergenza. Le vostre circolari, atti amministrativi che non hanno forza di legge e che impongono obblighi incostituzionali ed illegittimi, stanno congestionando le strutture ospedaliere. Abbiamo diritto ad essere curati, abbiamo diritto ad entrare negli ospedali senza alcuna imposizione o limitazione! Il popolo Italiano vi ordina di togliere qualsiasi restrizione per un virus mai isolato e che esiste solo in Italia! “

*Comitato Fortitudo su Telegram* https://t.me/comitatofortitudo/14891

 

 

FERMIAMO INSIEME IL PORTAFOGLIO DIGITALE

Nel PDF l’elenco degli europarlamentari italiani elencati per partito.

Scrivete chiedendo di VOTARE CONTRO IL PORTAFOGLIO DIGITALE EUROPEO e che, altrimenti, non voterete mai più per il suo partito e non esprimerete preferenza per la sua elezione.

Scegliete specialmente quei partiti di centro (PD, FORZA ITALIA) che hanno dichiarato apertamente d’essere a favore della identità digitale.


Scarica e leggi il PDF:

fermiamo-insieme-il-portafoglio-digitale

 

Leggi questo importante articolo QUI

 

 

 

Petizione – Giustizia per le vittime della pandemia covid19

Al Parlamento Italiano e al Tribunale dei ministri di Roma. I sottoscritti cittadini, Petizione – Giustizia per le vittime della pandemia covid19

Al Parlamento Italiano e al Tribunale dei ministri di Roma. I sottoscritti cittadini, riguardo l’iscrizione nel registro degli indagati di Roberto Speranza e Nicola Magrini, rispettivamente ministro della salute e presidente AIFA all’epoca dei fatti, per i reati di cui agli artt. 443, 445, 374bis, 479, 575 del codice penale, (somministrazione di medicinali guasti/pericolosi, falso ideologico, omicidio) commessi a Roma in data antecedente al dicembre 2021, eseguita il 30.10.23 dal Tribunale di Roma, relativa alla gestione della pandemia covid19, che avrebbero causato gravi danni alla salute e morti nella popolazione italiana, esprimono la propria volontà che il Tribunale chieda e il Parlamento conceda la autorizzazione a procedere nelle indagini per un doveroso accertamento della verità e atto di giustizia verso tutto il paese e nei confronti di coloro che hanno sofferto, soffrono o sono morti.

 

FIRMA QUI

 

 

 

UNA FIRMA PER OPPORSI AL TRATTATO PANDEMICO QUI

 

 

Una petizione per chiedere allo Stato di finanziare la ricerca scientifica sui casi avversi causati dal vaccino QUI

 

 

ZTL Fascia verde Roma, NO ai nuovi varchi e STOP divieto auto fino a euro 4: PETIZIONE DA FIRMARE!! Leggi e firma QUI

 

 

OPPORSI ALLA CENSURA DI MONI OVADIA: LEGGI E FIRMA  QUI

 

 

 


 


 

Hai sempre presente l'orrore di Gaza?

Ma tu dov'eri?

GLR-NOTIZIE-FLASH  76 - 24/9/2024. La spietatezza d'Israele.

UNA PARTITA DI CALCIO ALLA FACCIA DI GAZA.

GLR CONSIDERAZIONI  67. Uccidere bambini.

Gaza e le Olimpiadi dell'ipocrisia.

Hai scordato Gaza?

Ma ti ricordi l'orrore di Gaza?

Una guerra nella guerra (18). Genocidio come politica.

Una guerra nella guerra  (17).  Un cuore nero su Gaza.

GLR-CONSIDERAZIONI  61. Dov'è la tua "zona d'interesse"?

GLR-NOTIZIE-FLASH  69 - 16/2/2024. I numeri di un genocidio.

PAROLE DI EBREI PER GAZA

Ma ti ricordi Gaza?

Nel giorno della "memoria corta" un messaggio da Gaza.

I Magi non troveranno nessuno.

Gesù e Gaza.

Un atroce Natale da strage.

GLR-CONSIDERAZIONI  56. Cuori di pietra.

Una guerra nella guerra (14). Mattatoio Gaza.

GLR-NOTIZIE-FLASH  66 - 15/11/2023. Azioni di coraggio.

Una guerra nella guerra (13).  La lunga radice della violenza e della follia.

Una guerra nella guerra  (12). Forse un giorno ci vergogneremo…

Una guerra nella guerra  (11). Guerre che convengono, assai.

GLR-NOTIZIE-FLASH  65 – 30/10/2023.  Un’atroce guerra e una decisa Resistenza.

La “democrazia” dei lager

GLR-NOTIZIE  121 - 22/10/2023.  Milioni di persone in solidarietà con la Palestina.

Una guerra nella guerra  (10). Ariecco i “buoni-buoni” e i “cattivi-cattivi”.  (3)

Una guerra nella guerra  (9).  Ariecco i “buoni-buoni” e i “cattivi-cattivi”.  (2)

Una guerra nella guerra (8). Ariecco i “buoni-buoni” e i “cattivi-cattivi”.

 

 


 

Una lotta per i Princìpi contro i "Padroni Universali".

Il Grande Reset. La Grande Risistemazione (48). L'"amore" di Larry per tutti noi...

Il Grande Reset. La Grande Risistemazione  (42). Chi comanda il mondo ed ognuno di noi.

Un mostro che  possiede il mondo e il nostro futuro.

Chi comanda nel mondo?

Le tre piovre.

Il Grande Reset. La Grande Risistemazione (31). Un governo mondiale biocratico.

LA TAGLIOLA DEL GRANDE RESET

 

 


 

Verso la dittatura ecologica-green (7). La truffa del clima.

GLR-NOTIZIE 122 - 14/3/2024. Case "verdi" per ridurci al verde.

Verso la dittatura ecologica-green (6). Balle per una dittatura, però green (2)

Verso la dittatura ecologica-green (5). Una scienza di bugie.

Verso la dittatura ecologica-green (4). Clima come covid: per continuare ad addomesticarci.

Verso la dittatura ecologica-green (3). Follie "pseudo-ecologiche".

Verso la dittatura ecologica-green (2). Balle per una dittatura, però green (1).

Verso la dittatura ccologica-green (1). Per abbracciare la nostra schiavitù.

Verso la dittatura digitale (19). Una città per polli d'allevamento.

Verso la dittatura digitale (17). Una città d’inferno.

Il Grande Reset. La Grande Risistemazione  (34).. Energia e clima tra truffa e oppressione.

Il Grande Reset. La Grande Risistemazione (27). Il clima è ‘na eco-catena

Il Grande Reset. La Grande Risistemazione (24). Clima: il nuovo “covid”.

Il Grande Reset. La Grande Risistemazione (23). Dittatura ecologica.

 

15/2/2022: un martedi nero di fascismo e di vergogna. Gobetti, addio!

1/2/2022: UN APARTHEID ITALIANO

Stanno violando tutti i 10 punti del Codice di Norimberga

6/12/2021: un lunedì nero di fascismo e di vergogna

Apartheid (8). Super apartheid

Terrore sanitario (42). Il diavolo veste green-pass ed ha fretta.

Apartheid (7). " E l'italia giocava alle carte e parlava di calcio nei bar"

Lettere della dignità nell'epoca dei servi addomesticati.

Apartheid (6). La miserabile libertà del vaccinato.

6/8/2021: un venerdì nero di fascismo e di vergogna

Apartheid (5). Il tempo della cattiveria.

Apartheid (4). Meglio essere cittadini di serie B.

Apartheid (3). L'ora delle tenebre e dell'idiozia.

Apartheid (2). Segregazione à gogo!

Apartheid (1). Campi di concentramento?

 


 

GLR-NOTIZIE-FLASH  78 - 6/11/2024. Vaccino: attacco all'integrità genetica.

Ed ora avanti con le scimmie.

GLR -NOTIZIE -FLASH 75 - 15/8/2024. Vaccini inutili. Ma utili per qualcos'altro...

Pericolo vaccino (57). Chi d'estate dimentica è fregato!

Pericolo vaccino  (56). Una morte targata vaccino.

Pericolo vaccino (55).  Prioni per il nostro "bene"...

Pericolo vaccino (54).  La bomba ad orologeria.

Pericolo vaccino (53). Storia di un complotto.

Pericolo vaccino (52). DNA a rischio!

Pericolo vaccino  (51). Giochi d'intrugli molto pericolosi.

Pericolo vaccino  (50). Turbocancro.

Pericolo vaccino  (49). 912 studi: a chi li inoltriamo?

Pericolo vaccino  (48). "Cure" micidiali.

Pericolo vaccino  (47). "Continuiamo così, facciamoci del male"

Pericolo vaccino  (46). L'eterno ritorno del Primo Cavaliere.

Pericolo vaccino  (45). Uno spettro si aggira...

Pericolo vaccino  (44). Lottare per la verità sui danni da pseudo-vaccino.

Pericolo vaccino  (43). Pseudo-vaccini per rischiare la vita.

Appello per salvare i bambini!

Pericolo vaccino  (42). Sangue, grafene e nanobot.

Pericolo mascherina (8). L'ossessione dannosa.

Pericolo vaccino  (41). Pseudo-vaccini: tra morte e imbrogli.

Pseudo-vaccini e imbrogli  (2)

Dovremmo essere preoccupati, molto preoccupati.

Pericolo vaccino (40). Falsità e danni di un'emergenza sanitaria

Pericolo vaccino (39). Un festival di danni.

Pericolo vaccino (38). Colpire al cuore.

Dittatura sanitaria: il cappio dei vaccini.

Vaccino: un maledetto imbroglio

Pericolo vaccino (37). Un'arma biologica contro di noi?

Ma allora perchè?

Pericolo vaccino (36). Un vaccino avverso.

Pericolo vaccino (35). Pericolo pecore.

GLR-NOTIZIE  103 - 9/7/2022

Pericolo vaccino (34). Più ti vaccini più ti ammali.

Pericolo vaccino (33). Pericolo mascherina (7). Come pecore al macello!

Pericolo vaccino (32).  Un colpo al cuore.

Pericolo vaccino (31). Ma veramente pericolo!!

Scimmie per il Grande Reset. Avete capito?

Pericolo vaccino (30). Iniezioni letali per un popolo di sottomessi.

Pericolo vaccino (29). Anche il tapiro ha capito...

Pericolo mascherine, vaccino, tampone: tutto per il nostro bene!

Pericolo vaccino (28). Uno pseudo-vaccino che uccide corpo, anima e società.

Pericolo vaccino (27). Danni funzionali al Grande Reset.

Pericolo vaccino (26). I vaccinati sono pericolosi.

Pericolo vaccino (25). Un inferno basato sui vaccini.

Pericolo tamponi (1): Una dittatura basata sui tamponi

Pericolo vaccino (24). Pericolo di morte.

Pericolo mascherina (6). Un simbolo di sottomissione molto, molto pericoloso.

Pericolo vaccino (23). Caccia aperta.

Pericolo vaccino (22). Una questione di vita o di morte.

Pericolo mascherina (5). Addomesticamento e sottomissione.

Pericolo vaccino (21). Trasformati in un'antenna.

Pericolo vaccino (20). "I vaccini non sono sicuri".

Pericolo vaccino (19). Uno pseudo-vaccino per controllarci.

Pericolo vaccino (18). Salviamo i bambini!

Pericolo vaccino (17). Passaporto per l'apartheid

Pericolo vaccino (16). Dobbiamo salvarci da soli.

Pericolo vaccino (15). Geneticamente modificati?

Pericolo vaccino (14). "Questa è una guerra"

Pericolo mascherina (4). Veleno in faccia e nella mente.

Pericolo vaccino (13). La violenza del potere.

Pericolo vaccino (12). Non sentite puzza?

Pericolo vaccino (11). Un appello per salvarci dai vaccini.

Pericolo vaccino (10). Il vaccino del Grande Reset.

Pericolo vaccino (9). Manu militari.

Pericolo mascherina (3). Una mascherina di salute!

Terrore sanitario (41): il nodo scorsoio vaccino.

Pericolo vaccino (8). Attenti al killer!

Pericolo mascherina (2). Manca l'aria! Manca l'intelligenza!

Pericolo vaccino (7). Noi come cavie.

Pericolo vaccino (6). Danni collaterali!

Pericolo vaccino (5). La grande sceneggiata.

Pericolo vaccino (4). Attentato alla vita.

Pericolo vaccino (3). Gates ci modifica...

Pericolo mascherina (1). CO2 per il nostro bene...

Pericolo vaccino (2): individui menomati.

Pericolo vaccino (1): transumanesimo e potere

Vaccino o morte!

 


 

Trump, il Sistema e il Grigio.

Il Grande Reset. La Grande Risistemazione (54). O guerra mondiale o pandemia.

Quanto t'interessa la libertà di parola?

Il Grande Reset. La Grande Risistemazione (53). Un' "informazione" che uccide l'anima.

Il Grande Reset. La Grande Risistemazione  (52). Parigi 2024: il trionfo del laido.

Lezioni di deep state.

Gaza e le Olimpiadi dell'ipocrisia.

Alla faccia nostra!

Il Grande Reset. La Grande Risistemazione (51). Transumanesimo: la fine dell'Umanità.

Il Grande Reset. La Grande Risistemazione  (50). Pandemia prossima ventura.

Una lotta per i Princìpi contro i "Padroni Universali".

Una lotta per i Princìpi.

Diogene e le teste di pongo.

Il Grande Reset. La Grande Risistemazione.  (49)Bilderberg: lassù qualcuno ci "ama".

Per ora, solo per ora...

Una bistecca da Grande Reset.

Il Grande Reset. La Grande Risistemazione (48). L'"amore" di Larry per tutti noi...

I fili spinati della belva.

Il Grande Reset. La Grande Risistemazione (47). Controllare la salute per controllare tutti.

Gli artigli dell'OMS, gli artigli dell'èlite.

Il Grande Reset. La Grande Risistemazione  (46). Elogio dei "complottisti".

Come immaginiamo?  Ma cosa sappiamo?

IL RITORNO DELL'INQUISIZIONE.

Il Grande Reset. La Grande Risistemazione (45). Il "paradiso-gabbia" che ci attende.

Il trattore ribelle.

La Malattia X per budini tremolanti.

Il Grande Reset. La Grande Risistemazione (44).  Davos 24 è la "Malattia X".

Il Grande Reset. La Grande Risistemazione (43). Esseri inutili di tutto il mondo, preoccupiamoci!

Doni dall'OMS e dall'europa per il nuovo anno.

Il Grande Reset. La Grande Risistemazione  (42). Chi comanda il mondo ed ognuno di noi.

Il Grande Reset. La Grande Risistemazione (41). "Vaccinesimo" e censura.

Il vero Patriarcato.

Criminali progetti di censura.

Il Grande Reset. La Grande Risistemazione (40).  Verso il governo unico mondiale.

L'europa delle vessazioni.

Il Grande Reset. La Grande Risistemazione (39). Ciò che non vogliamo sentire.

Il Grande Reset. La Grande Risistemazione  (38).  Un discorso dalla Moldavia.

La presa di potere "soave".

Gli artigli adunchi delle banche.

Il Grande Reset. La Grande Risistemazione  (37). "Siamo tutti in pericolo"

Diritti inalienabili addio!

Il Grande Reset. La Grande Risistemazione (36). Tu devi avere paura!

Biocrazia!

Il Grande Reset e il re.

"Un'unica salute", un'unica dittatura globale.

L'ultimo appello!

Il Grande Reset. La Grande Risistemazione (35). Un carcere a cielo aperto.

La spada di Damocle sulle nostre teste.

Il Grande Reset. La Grande Risistemazione  (34).. Energia e clima tra truffa e oppressione.

Follia sanitaria, bugie ed oscuri segreti.

Un "Piano" per cui dobbiamo essere "alleprati", molto "alleprati".

Un'europa preoccupante, molto preoccupante.

Il Grande Reset. La Grande Risistemazione (33). Bio-laboratori per il nostro bene.

Pseudopandemia: un bulldozer apripista per il Grande Reset.

Il covid fu creato per salvare la finanza globale.

Il Grande Reset. La Grande Risistemazione (32). Buon appetito!

Il Grande Reset. La Grande Risistemazione (31). Un governo mondiale biocratico.

Noi, i "come se niente fosse" (2). L'incubo.

Noi, i "come se niente fosse".

Il Grande Reset. La Grande Risistemazione (30). Sotto il vestito niente e neanche fuori.

Il Grande Reset. La Grande Risistemazione (29). Vittime-complici che non vogliono sapere.

Il nodo scorsoio e il fritto.

Il Grande Reset. La Grande Risistemazione (28). No, non sta finendo nulla!

Biopolitica e biopotere: i nostri corpi proprietà dello stato.

La strada verso l'inferno (3): il verminaio del Grande Reset.

La strada verso l'inferno (2): Deep State

Il Grande Reset. La Grande Risistemazione (27). Il clima è 'na eco-catena

Il Grande Reset. La Grande Risistemazione (26). Un'Agenda che incombe.

Tirannia prossima ventura.

Il Grande Reset. La Grande Risistemazione  (25). La Bestia.

La strada verso l'inferno

Il Grande Reset. La Grande Risistemazione (24). Clima: il nuovo "covid".

Terza guerra mondiale e Grande Reset

Un papa e il Grande Reset.

Grande Reset: ricalibrare gli esseri umani

Il Grande Reset. La Grande Risistemazione (23). Dittatura ecologica.

Il Grande Reset. La Grande Risistemazione (22). La porta sull'abisso.

Il Grande Reset. La Grande Risistemazione (21). Una fede cieca nella scienza per fedeli ciechi.

Il Grande Reset. La Grande Risistemazione (20). Potere e ricatti.

Il Grande Reset. La Grande Risistemazione (19). Mani adunche sul cervello.

Il Grande Reset. La Grande Risistemazione (18). Eco-sanitar-digital fascismo.

Il Grande Reset. La Grande Risistemazione (17). Stritolati tra vaccini e digitale.

 

Un 25 aprile al tempo del Grande Reset: per un vero Antifascismo.

Apartheid (1). Campi di concentramento?

Il Grande Reset. La Grande Risistemazione (16). La tenaglia propaganda-censura del regime sanitario.

Il Grande Reset. La Grande Risistemazione (15). Si stanno preoccupando per noi...

Il Grande Reset. La Grande Risistemazione (14). Il Grande Reset a Sanremo.

Il Grande Reset. La Grande Risistemazione (13). Una catastrofe occidentale.

Attenti ai draghi!

Il Grande Reset. La Grande Risistemazione (12). Un cavallo di Troia per "resettare" l'uomo e il lavoro.

World Economic Forum 2021: il pranzo del Grande Reset è servito!

Il Grande Reset. La Grande Risistemazione (11). Golpe finanziario per futuri schiavi.

Il Grande Reset. La Grande Risistemazione (10). Come sono buoni e verdi i ricchi!

Il Grande Reset. La Grande Risistemazione (9). Vaccini, bugie e totalitarismo.

Il Grande Reset. La Grande Risistemazione (8). Ci vuole un fisico bestiale.

Il Grande Reset. La Grande Risistemazione (7). Klaus Schwab e il suo Grande Reset fascista.

Il Grande Reset. La Grande Risistemazione (6). Ingegneria sociale e impoverimento.

Il Grande Reset. La Grande Risistemazione (5). Ma cos'è?

Il Grande Reset. La Grande Risistemazione. (4).

Il Grande Reset. La Grande Risistemazione. (3)

Il Grande Reset. La Grande Risistemazione. (2)

Il Grande Reset. La Grande Risistemazione. (1)

"Siamo tutti in pericolo!"

 


 

GLR CONSIDERAZIONI  69. L' "homo spaventatus".

GLR CONSIDERAZIONI  68. La ferocia della democratura.

GLR CONSIDERAZIONI  67. Uccidere bambini.

GLR CONSIDERAZIONI  66. Modalità zombi.

DIES IRAE...

GLR CONSIDERAZIONI  65. E il bestiame non lo sa...

Ahi serva Italia... (seconda parte)

Ahi serva Italia....

GLR-CONSIDERAZIONI  64. EU, quale voto? (seconda parte)

GLR-CONSIDERAZIONI  63. EU: quale voto?

1 Maggio: una festa di massacri.

La Resistenza continua...

GLR-CONSIDERAZIONI  62. Rivoluzione dove sei?

La chiesa complice.

GLR-CONSIDERAZIONI  61. Dov'è la tua "zona d'interesse"?

Un libro urgente per Occidentali.

Un papa cappellano?

GLR-CONSIDERAZIONI  60. "Come è umano lei !".

GLR-CONSIDERAZIONI  59. Guerra all'uomo.

GLR-CONSIDERAZIONI  58. Ricordiamolo: fu divieto di vivere!

Nel giorno della "memoria corta" un messaggio da Gaza.

GLR-CONSIDERAZIONI  57Tra non-sovranità e teatrini.

Disattenzione micidiale.

GLR-CONSIDERAZIONI  56. Cuori di pietra.

Un atroce Natale da strage.

GLR-CONSIDERAZIONI  55. In margine all'orrore di Gaza.

L'importanza di essere inutili ed inascoltati.

GLR-CONSIDERAZIONI  54. Tempo da schiavi.

Un Nobel di morte.

GLR-CONSIDERAZIONI  53. Vogliono toglierci dai piedi.

Un giornalismo servilmente servile.

GLR-CONSIDERAZIONI  52. Paura e colpa per scimmiette.

GLR-CONSIDERAZIONI  51. La scienza: una nuova religione per anime morte.

Una commissione per non dimenticare. Assolutamente!

GLR-CONSIDERAZIONI  50. Il folle bisogno di sicurezza.

GLR-CONSIDERAZIONI  49Il "cornuto" felice.

Analisi critica di un "beatificato"...

GLR-CONSIDERAZIONI  48. Ricordare per non perdere l'anima.

GLR-CONSIDERAZIONI  47. Giovani a perdere.

GLR CONSIDERAZIONI 46. L'inferno  del progresso.

GLR-CONSIDERAZIONI  45. Una foresta di giunchi.

9 marzo 2024, quattro anni dopo: per non dimenticare!

GLR-CONSIDERAZIONI  44. E se ci meritassimo questi oppressori e bugiardi?

Gli "smemorati di Collegno".

GLR-CONSIDERAZIONI  43. Per diventare nervosi. Molto nervosi!

GLR-CONSIDERAZIONI  42. La Verità, la Vergogna e la Memoria.

Sotto il vestito niente.

GLR-CONSIDERAZIONI  41. Il gennaio della piovra.

2023: un anno nuovo già stravecchio (3)Non dimenticate!

2023: un anno nuovo già stravecchio. (2)

2023: un anno nuovo già stravecchio.

Lettera per un anno nuovo davvero.

"Il Natale atroce" di Pasolini

GLR-CONSIDERAZIONI  40. Svendere la libertà e la dignità.

Quei 15: la notte della Repubblica. Parte terza.

Quei 15: la notte della Repubblica. Parte seconda

Quei 15: la notte della Repubblica

GLR-CONSIDERAZIONI  39. Come è potuto accadere?

Nessuna pacificazione!

GLR-CONSIDERAZIONI  38. "Istruitevi, perchè avremo bisogno di tutta la nostra intelligenza"

Il fascismo? C'è già da due anni.

Ex-italia: nulla di buono all'orizzonte...

GLR-CONSIDERAZIONI 37. Noi, bacati e servili.

GLR-CONSIDERAZIONI  36.  La tenaglia

GLR-CONSIDERAZIONI 35. Teste a perdere.

GLR-CONSIDERAZIONI 34. Dalla deterrenza nucleare a quella biologica.

GLR-CONSIDERAZIONI  33. In un mondo di pecoroni...

GLR-CONSIDERAZIONI  32. In bocca al lupo...

GLR-CONSIDERAZIONI  31

GLR-CONSIDERAZIONI   30

"Ma non provate vergogna per voi stessi?"

Lettera a draghi

Considerazioni di fondo al tempo del regime sanitario (29). CONSAPEVOLEZZA.

Considerazioni al tempo del regime sanitario (28). Dittatura patologizzata e ipnosi

Considerazioni al tempo del regime sanitario (27). Vivere in questa dittatura

Terrore sanitario (43). " E Pippo, Pippo non lo sa..."

Considerazioni al tempo del regime sanitario (26). Fine emergenza mai!

Considerazioni al tempo del regime sanitario (25). Abbasso il covidismo!

Considerazioni al tempo del regime sanitario (24). Un lungo autunno di Resistenza.

Lettere della dignità nell'epoca dei servi addomesticati.

Considerazioni al tempo del regime sanitario (23). "Considerate se questo è un uomo"

Considerazioni al tempo del regime sanitario (22). In morte di un medico in un regime di morte.

Considerazioni al tempo del regime sanitario (21). Parole per un inganno sanitario.

Considerazioni al tempo del regime sanitario (20). Resistenza e Verità tra menzogne, discriminazioni e morte.

Considerazioni al tempo del regime sanitario (19). Sai ancora farti domande?

Considerazioni al tempo del regime sanitario (18). Intruglioisteria, dittatura e morte.

Considerazioni al tempo del regime sanitario (17). Vivere di paura, morire di paura.

Un 25 aprile da dittatura

Considerazioni al tempo del regime sanitario (16). "Viver come bruti"

 

Considerazioni al tempo del regime sanitario (15). Tanti morti per farci morire.

Considerazioni al tempo del regime sanitario (14). Una massa di peccatori penitenti.

I bei carri armati di una volta...

Discorso sulla dignità al tempo della "nuova normalità".

Considerazioni al tempo del regime sanitario (13). Il filosofo Agamben e il tradimento della scienza

UMILIATI E OFFESI (2). Ci vuole così poco ad abituarci...

Considerazioni al tempo del regime sanitario (12). Uno stivale sulla faccia.

Considerazioni al tempo del regime sanitario (11). Si sta facendo notte...

Considerazioni al tempo del regime sanitario (10). Meglio sudditi e senza carne che morti.

Considerazioni al tempo del regime sanitario (9). Grande Reset, Grande Dissenso.

UMILIATI E OFFESI

Considerazioni al tempo del regime sanitario (8). Un italico natale di follia!

Lettera aperta a quei medici che ogni giorno tradiscono il giuramento d’Ippocrate.

Considerazioni al tempo del regime sanitario (7). Trame nascoste al tempo del cretino.

Considerazioni al tempo del regime sanitario (6). Il Grande Reset secondo un filosofo.

Tre "difetti di fabbricazione" contro il regime sanitario.

Considerazioni al tempo del regime sanitario (5). Chi è il "negazionista?

Considerazioni al tempo del regime sanitario (4). Fascismo, mascherine e menzogne.

Considerazioni al tempo del regime sanitario (3). Il potere fa ciò che vuole...

Considerazioni al tempo del regime sanitario (2). Voce dal sen fuggita...

Considerazioni al tempo del regime sanitario (1). L'uomo topo.

 


 

Verso la dittatura digitale  (31). La distopia che ci attende.

Verso la dittatura digitale (30). Una nuova scuola fascista per i tempi del Grande Reset.

Il Grande Reset. La Grande Risistemazione (51). Transumanesimo: la fine dell'Umanità.

Si scrive Wallet si legge schiavitù.

Verso la dittatura digitale (29). Tutti in gabbia!

Verso la dittatura digitale (28).  5G, onde da paura ... per il nostro bene.

Verso la dittatura digitale (27). Disconnessi Day: per non morire di 5G!

Verso la dittatura digitale (26). Una triste vita sotto controllo.

Verso la dittatura digitale (25). Preoccupiamoci: il cervello come campo di battaglia.

Doni dall'OMS e dall'europa per il nuovo anno.

Verso la dittatura digitale (24). Prigione digitale prossima, ventura.

Verso la dittatura digitale (23). Smart city: una città per schiavi e per ricchi.

Verso la dittatura digitale (22). Massacro a scuola.

Verso la dittatura digitale (21)Bambini digitalizzati (2)

Verso la dittatura digitale (20). Radiazioni per il nostro bene.

Verso la dittatura digitale (19). Una città per polli d'allevamento.

Verso la dittatura digitale  (18). Inciampi gravi per la nostra libertà.

Verso la dittatura digitale (17). Una città d'inferno.

Verso la dittatura digitale (16). Il grande pericolo del denaro digitale.

Verso la dittatura digitale (15). Un cappio digitale al collo.

Verso la dittatura digitale (14). Bambini digitalizzati.

Verso la dittatura digitale (13). Morte in 5g

Verso la dittatura digitale (12). Internet dei Corpi, il fine del Grande Reset.

Verso la dittatura digitale (11). Smart city: una città di schiavi.

Verso la dittatura digitale (10). Schiavi digitali.

Verso la dittatura digitale (9). Il vaccino mRNA, l'eugenetica e la spinta verso il transumanesimo.

Verso la dittatura digitale (8). Un virus per il postumano.

Scuola addio? (4) Verso la dittatura digitale (7). Bambini, robot e chip.

Verso la dittatura digitale (6). La nuova inquisizione.

Verso la dittatura digitale (5). Università addio...

Verso la dittatura digitale (4). Lo schock pandemico

Verso la dittatura digitale (3). Tablet al posto della scuola.

Verso la dittatura digitale (2). Terrore sanitario (10). Volontà di dominio.

Verso la dittatura digitale (1). L'uomo "chip".

 


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