RASSEGNA STAMPA
Hai sempre presente l'orrore di Gaza?
GLR-NOTIZIE-FLASH 76 - 24/9/2024. La spietatezza d'Israele.
UNA PARTITA DI CALCIO ALLA FACCIA DI GAZA.
Una guerra nella guerra (19). Politiche suicide.
GLR CONSIDERAZIONI 67. Uccidere bambini.
Ma ti ricordi l'orrore di Gaza?
Una guerra nella guerra (18). L'arma del meteo.
Una guerra nella guerra (17). Un cuore nero su Gaza.
Una guerra nella guerra (16). Barbarie e bugie.
GLR-CONSIDERAZIONI 61. Dov'è la tua "zona d'interesse"?
Una guerra nella guerra (15). Follie italiane di guerra.
I Magi non troveranno nessuno.
Una guerra nella guerra (14). Mattatoio Gaza.
Una guerra nella guerra (13). La lunga radice della violenza e della follia.
Una guerra nella guerra (12). Forse un giorno ci vergogneremo...
Una guerra nella guerra (11). Guerre che convengono, assai.
GLR-NOTIZIE-FLASH 65 - 30/10/2023. Un'atroce guerra e una decisa Resistenza.
GLR-NOTIZIE 121 - 22/10/2023. Milioni di persone in solidarietà con la Palestina.
Una guerra nella guerra (10). Ariecco i "buoni-buoni" e i "cattivi-cattivi". (3)
Una guerra nella guerra (9). Ariecco i "buoni-buoni" e i "cattivi-cattivi". (2)
Una guerra nella guerra (8). Ariecco i "buoni-buoni" e i "cattivi-cattivi".
Una guerra nella guerra (7). Una guerra per il dominio del mondo (2).
Una lettera aperta per i referendum contro la guerra.
Una guerra nella guerra (6): I "buoni-buoni" non sono poi così buoni.
Una guerra nella guerra (5): Una guerra per il Grande Reset.
Una guerra nella guerra (4). Una guerra per il dominio del mondo.
Una guerra nella guerra (3). Una guerra contro te e me.
Una guerra nella guerra. (2). Un festival d'ipocrisia.
(allargare le immagini e fate circolare queste informazioni)
Chayei Sarah: la “festa” che i coloni israeliani celebrano assaltando i palestinesi di Hebron
Musica e canti, balli, alcool e preghiere. Una festa religiosa condita di attacchi e incursioni contro la comunità palestinese che già vive segregata dal 1997 nella stessa città, al-Khalil per il mondo arabo, Hebron per quello ebraico. Sono decine di migliaia i coloni israeliani e i sionisti provenienti dall’estero che venerdì 22 e sabato 23 novembre si sono radunati nella città contesa per festeggiare il Shabbat Chayei Sarah, “la giornata di Sara”. Una festa che ricorda la moglie di Abramo sepolta nella famosa Cava dei patriarchi, che da anni si trasforma in una sorta di pogrom contro i palestinesi che abitano quei quartieri e non solo. Anche quest’anno non sono mancati attacchi a case, macchine e negozi palestinesi, tentativi di incendio e marce massive, anche se in misura leggermente inferiore al solito.
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I crimini di guerra disgustosi dei soldati israeliani sono stati smascherati
Testimonianze agghiaccianti di cani soldato utilizzati per violentare i prigionieri, soldati israeliani che fanno saltare in aria le case dei palestinesi per poi distruggere con mazze quel che ne rimane, l’ipocrisia dei servi occidentali che continuano a blaterare sulla sicurezza di israele mentre israele incendia il mondo, il coraggio dei giornalisti uccisi, la resistenza di un popolo allo stremo! “Nessuno può dire che non sapeva .. gli israeliani non potevano dircelo in modo piu esplicito cosa stavano facendo, attraverso la loro retorica, i materiali che hanno pubblicato sui social media, e i loro stessi canali di informazione ci stavano dicendo che questo era un esercizio di pulizia etnica, e molto probabilmente un esercizio di genocidio, lo hanno detto in modo palesemente chiaro e se siamo ignoranti, lo siamo volutamente…” Grande lavoro di documentazione, con un VIDEO impegnativo di 17 minuti di durata, Richard Sanders racconta i crimini di israele documentati dai soldati israeliani. Video imperdibile da diffondere con tutti i mezzi.
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L’ESTREMA FEROCIA D’ISRAELE IN LIBANO.
Abbattere un edificio di civili in Libano in questo modo dimostra soltanto, per l’ennesima volta, che lo stato ebraico e i suoi leader sono soltanto degli sporchi assassini. Lo stato ebraico è nemico dell’umanità.
Cesare Sacchetti
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LA FEROCIA D’ISRAELE
L’EX chirurgo Nizam Mamode è crollato, mentre raccontava al CIS, ciò a cui ha assistito a Gaza.
L’EX chirurgo NHS Nizam Mamode è crollato in pianto, mentre raccontava al comitato internazionale per lo sviluppo, ciò a cui ha assistito mentre lavorava come chirurgo a Gaza [13 novembre 2024]. Attivare i sottotitoli in italiano cliccando sulla rotellina.
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LA FEROCIA D’ISRAELE
È tutto loro quello che luccica!
Netanyahu e Gallant in realtà più che subire “conseguenze di non poco conto” sono stati “graziati”, non più rei di genocidio ma solo di “banali” crimini di guerra, d’altra parte commessi anche dalla controparte palestinese…
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LA FEROCIA D’ISRAELE
Pino Arlacchi – Una imbarazzata, vile e indecente passività
Una imbarazzata, vile, indecente indifferenza di fronte ad un genocidio che si svolge davanti i nostri occhi sembra paralizzare la comunità internazionale da un anno a questa parte. Con il pretesto di vendicare una strage di innocenti a sua volta subita, uno stato assassino sta sterminando senza ritegno la popolazione inerme di un altro stato con lo scopo dichiarato di volerla annientare fisicamente e farla fuggire dalla propria terra….
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LA FEROCIA D’ISRAELE
S’E' SVEJATO ? NON TANTO.
Israele. Dall’ONU nuove accuse di genocidio a Gaza
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lonu-accusa-israele-di-genocidio
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FEROCIA D’ISRAELE IN LIBANO
Perché quello israeliano è un genocidio: intervista alla Relatrice ONU Francesca Albanese
Nei giorni scorsi, la Relatrice Speciale dell’ONU per i Territori Occupati Palestinesi, Francesca Albanese, ha presentato il proprio rapporto ufficiale nel quale si dettaglia come quello israeliano a Gaza sia da considerare, alla luce del diritto internazionale, un genocidio. Lo stesso report, che si intitola senza giri di parole Il genocidio come cancellazione coloniale, accusa i governi occidentali di aver garantito a Israele un’impunità che gli ha permesso di «diventare un violatore seriale del diritto internazionale». La relatrice italiana, ma che da molti anni vive all’estero, è stata attaccata con inaudita violenza: l’ambasciatrice statunitense all’ONU l’ha accusata di antisemitismo, mentre la lobby filo-israeliana UN Watch ha lanciato una campagna per cacciarla dalle Nazioni Unite con l’accusa di diffondere «antisemitismo e propaganda di Hamas». Accuse surreali alle quali risponde anche in questa intervista rilasciata in esclusiva a L’Indipendente…
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Genocidio di Gaza: 30 gruppi ebraici sostengono la relatrice ONU Francesca Albanese
Dopo la pubblicazione del suo ultimo rapporto Genocide as Colonial Erasure, (Il Genocidio come Cancellazione Coloniale), unito alla proposta di considerare la sospensione di Israele dall’ONU, si sono susseguiti gli attacchi contro la Relatrice Speciale delle Nazioni Unite per i Territori Occupati Palestinesi Francesca Albanese. L’ambasciatore israeliano all’ONU Danny Danon, l’ambasciatrice statunitense Linda Thomas-Greenfield, così come numerose organizzazioni pro-israeliane hanno gridato all’antisemitismo, chiedendo che le venisse revocato il mandato. Israele e numerosi Stati occidentali non voglio infatti che si parli di genocidio, tacciando di antisemitismo ogni critica alla politica coloniale israeliana e alle sue conseguenze…
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La ‘guerra delle olive’ dei coloni (e della polizia) ai palestinesi in Cisgiordania
All’ombra del conflitto a Gaza (e con gli Hezbollah libanesi a nord) gli israeliani stanno perpetrando una “politica” di violenze contro agricoltori e terre. Una “politica” di Stato che unisce movimenti pro-occupazione e istituzioni. Con Ben Gvir una vera e propria task force contro gli attivisti stranieri che sostengono i palestinesi, a colpi di arresti ed espulsioni….
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Anna Foa: “Il suicidio di Israele”
Anna Foa, storica e saggista, intervistata da Marco Damilano, motiva il titolodel suo ultimo libro, “Il suicidio di Israele“: “Quello che succede oggi in Medio Oriente e per Israele è un vero e proprio suicidio guidato dal suo governo contro cui molti israeliani lottano con tutte le loro forze senza riuscire a fermarlo.”
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MEDIO ORIENTE, ISRAELE ATTACCA CENTRO UNICEF: ERANO IN CORSO VACCINAZIONI ANTIPOLIO SUI BAMBINI
Le bombe di Israele continuano a colpire anche le aree protette dal diritto internazionale come quelle dell’UNICEF. L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha comunicato che i raid di Tel Aviv hanno preso di mira anche un centro di vaccinazione antipolio nel nord della Striscia, dove “sei persone, tra cui quattro bambini, sono rimaste ferite”. La vaccinazione, intrapresa proprio dall’UNICEF e dall’OMS, era ripresa esattamente nello stesso giorno, il 2 novembre. Israele, dal canto suo, nega di essere responsabile dell’attacco sulla sede di assistenza delle Nazioni Unite…
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“VIVIAMO IL TEMPO PIU’ BUIO NELLA STORIA DELL’EBRAISMO”
Moni Ovadia è intervenuto all’assemblea popolare organizzata a Roma presso lo Spin time lab ( 27/10/2024), promossa da Ugo Mattei e che ha visto la partecipazione di decine di associazioni, comitati e organizzazioni da tutta Italia. Per sottolineare l’urgenza di creare legami di resistenza e di interrompere la nefasta deriva verso la guerra verso cui l’Occidente è indirizzato, Ovadia ha letto la poesia di Ivo Andrić ( Scrittore, poeta e diplomatico serbo, 1892-1975) “Il ponte”. Inoltre, riferendosi agli attacchi di Israele sulla popolazione civile della Striscia di Gaza, Ovadia ha detto che quello attuale “è il tempo più buio nella storia dell’ebraismo”.
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Espellere Israele dalle Nazioni Unite?
Lo scorso 26 ottobre, è comparsa sulle colonne del «Fatto Quotidiano» una articolata proposta di espulsione dello Stato d’Israele dall’Organizzazione delle Nazioni Unite. A formularla è stato Pino Arlacchi, sociologo di fama internazionale con trascorsi come docente universitario, sottosegretario generale delle Nazioni Unite, direttore dell’ufficio delle Nazioni Unite per il controllo delle droghe e la prevenzione del crimine, direttore generale dell’ufficio delle Nazioni Unite a Vienna, consulente della Commissione Parlamentare sul fenomeno della mafia e consigliere del ministro degli Interni Vincenzo Scotti. In questa veste, ha ispirato il progetto esecutivo da cui è nata la Direzione Investigativa Antimafia (Dia). Parliamo di quali conseguenze comporterebbe per Israele l’espulsione delle Nazioni Unite, e delle possibilità che una prospettiva del genere acquisisca concretezza, proprio assieme a Pino Arlacchi.
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Israele, parla uno dei 130 soldati che si rifiutano di combattere: «Questa guerra deve finire»
Questa guerra deve finire. A dirlo non sono dei pacifisti, ma dei soldati israeliani. Con una lettera aperta, inviata al ministro della Difesa israeliano Gallant, 130 riservisti israeliani hanno dichiarato il rifiuto di partecipare alla guerra fino a quando non ci sarà un accordo per liberare gli ostaggi ancora nella Striscia di Gaza. I soldati che hanno firmato il testo rischiano fino a un anno di carcere. Il documento, sottoscritto a settembre, è diventato pubblico pochi giorni fa. Uno di loro è Dan Eliav, riservista di Sde Nitzan, un moshav nel sud di Israele, a poco più di sette chilometri dalla Striscia di Gaza….
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Genocidio come cancellazione coloniale
“Il crimine di tutti i crimini”. Così il Tribunale penale internazionale per il Ruanda ha dichiarato genocidio nella sentenza definitiva di Procuratore contro Akayesu , il caso contro il sindaco di Taba, Ruanda, per crimini contro l’umanità. Oggi, quel crimine si ripete, come la Relatrice speciale delle Nazioni Unite sui Territori palestinesi occupati Francesca Albanese descrive dolorosamente nel suo ultimo rapporto .
Albanese si unisce al conduttore Chris Hedges in questa puntata di The Chris Hedges Report per analizzare il suo rapporto e presentare le prove inconfutabili che Israele sta attivamente commettendo un genocidio del popolo palestinese.
“Gli atti di uccisione, le uccisioni di massa, l’inflizione di torture psicologiche e fisiche, la devastazione, la creazione di condizioni di vita che non permetterebbero alla gente di Gaza di vivere, dalla distruzione degli ospedali, allo sfollamento di massa e alla mancanza di una casa mentre le persone venivano bombardate quotidianamente, e la fame: come possiamo leggere questi atti in modo isolato?” chiede Albanese.
Il Relatore speciale delle Nazioni Unite delinea chiaramente i passaggi e le condizioni richieste per soddisfare la classificazione di genocidio e, nel caso di Gaza, è innegabile. Albanese dice a Hedges: “Ciò che è rilevante per stabilire che c’è genocidio non è solo l’intento dietro questi crimini, enunciato nell’Articolo II della Convenzione sul genocidio; è l’intento generale, l’intento specifico, di distruggere le persone, il gruppo nel suo insieme, o in parte, come tale. E qual è il gruppo qui? Sono i palestinesi“.
Nel resto del suo rapporto, Albanese descrive nei dettagli la straziante morte e distruzione che i palestinesi sopportano quotidianamente in innumerevoli forme, insieme all’orrore sofferto dai non palestinesi a Gaza. Albanese documenta numeri da record: il numero più alto di giornalisti uccisi , il numero più alto di funzionari delle Nazioni Unite uccisi , il numero più alto di ospedali presi di mira , la distruzione di tutte le università , il tasso più rapido di carestia della popolazione . È chiaro, secondo Albanese, che la portata della devastazione che gli israeliani stanno infliggendo è una catastrofe da terra bruciata.
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( in lingua inglese. Modificando le opzioni è possibile avere una traduzione con sottotitoli in italiano)
Rabbino di New York: “E’ in corso un Olocausto. Non siete ebrei”
A protestare contro i massacri di Israele a New York ci sono anche rabbini che manifestano la loro vicinanza alle sofferenze del popolo palestinese. Rivolgendosi a chi inneggiava al regime sionista, il rabbino usa queste parole: “E’ in corso un genocidio. E’ in corso un Olocausto”. E ancora: “Voi sionisti state massacrando migliaia di palestinesi”. Infine: “Non siete ebrei, siete contro la Torah”. Non c’è video più potente per smantellare in un colpo solo tutti i castelli di carta di menzogne del circo mediatico che vuole associare il sionismo all’ebraismo.
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ISRAELE BOMBARDA EDIFICI CIVILI
Israele continua a fare strage di civili mentre a Doha riprendono i colloqui di pace
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Il Secondo Olocausto e le Nazioni Unite – Pino Arlacchi
L’AntiDiplomatico intervista l’ex vicesegretario delle Nazioni Unite: “Non ci sono qui camere a gas, ma sono all’ opera gli stessi infernali meccanismi del primo Olocausto“
Leggete con grande attenzione l’intervista QUI
Moni Ovadia: La lettera di un ebreo agli ebrei
L’intervento di Moni Ovadia all’evento “BASTA ARMI – L’Italia ripudia la guerra” a Roma (3/6/2024).
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BOMBARDAMENTI E VACCINI
Un ragazzo bruciato vivo dalle bombe israeliane si chiamava Shaaban e aveva 20 anni. Studiava ingegneria e in questi mesi, da fratello maggiore, si è preso cura della sua famiglia. Ha costruito la tenda dove viveva con i suoi cari e dove è morto bruciato vivo. I terroristi israeliani, come i nazisti, bruciano le persone. I terroristi israeliani, come i nazisti, bruciano le persone. I terroristi israeliani, come i nazisti, bruciano le persone.
La lotta al terrorismo è una scusa, l’obiettivo è la pulizia etnica della Palestina e del Libano del Sud. I terroristi israeliani, fanatici e messianici, vogliono occupare l’intera Palestina e poi spingersi oltre. C’è chi sogna la creazione della Grande Israele. Sono i ministri israeliani a dirlo.
Il sistema mediatico italiano, eticamente corrotto, non vi dirà mai la verità (salvo eccezioni). Avete il dovere di cercare autonomamente le informazioni. Dovete aprire gli occhi, non potete voltarvi dall’altra parte. Viviamo in un Belpaese che di fatto dà copertura politica, mediatica e militare ad un gruppo di volgari assassini al comando in Israele.
Il fatto che gli israeliani, dopo aver bombardato per un anno case, scuole ed ospedali, ed aver distrutto ogni infrastruttura necessaria per la sopravvivenza a Gaza, a partire dalle fonti di acqua potabile, abbiano interrotto le ostilità per “vaccinare” 640 mila bambini palestinesi contro un virus inesistente, con il supporto logistico di Indonesia ed Emirati Arabi Uniti, non ha suscitato l’attenzione meritata.
Va precisato che si è trattato di un nuovo “vaccino”, non passato attraverso le varie fasi degli studi clinici ed approvato con procedura d’emergenza, che sembra oramai diventata cosa consueta. Lo stesso vaccino orale nOPV2 era stato somministrato (sempre grazie all’emergenza) due anni fa in Congo, causando immediatamente paralisi fra i bambini come riportato anche da Science.
Gianni Lannes, giornalista 16/10/2024
Gaza, Israele rade al suolo un intero isolato residenziale: almeno 73 morti
Al quindicesimo giorno di assedio totale dell’area settentrionale della Striscia di Gaza, Israele non sembra volere dare tregua al governatorato di Nord Gaza, dove continua a compiere una strage dietro l’altra. Ieri, dopo avere bombardato due scuole, continuato l’assedio di un ospedale, sparato su un’ambulanza, bersagliato tende e rifugi per sfollati, e prelevato indiscriminatamente persone da deportare a sud, è arrivato l’ennesimo massacro: nella sera, l’aviazione israeliana ha lanciato un bombardamento su un intero blocco residenziale della città di Beit Lahia, uccidendo almeno 73 persone e ferendone decine. Molti sono ancora intrappolati sotto le macerie, e il numero delle vittime sembra destinato ad aumentare. Tra feriti e dispersi, non è ancora possibile definire il numero totale delle persone coinvolte, anche perché i medici stanno riscontrando sempre più difficoltà nel prelevare i corpi di defunti e feriti: dall’inizio dell’assedio, Israele ha infatti cinto l’intera area di carri armati e soldati, impedendo l’accesso a cibo, acqua, medicine, e carburante, e ha continuato a bersagliare gli operatori medici della zona….
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Gaza, corrono in strada per aiutare una persona ferita da un drone israeliano ma vengono attaccati e uccisi. Le immagini diffuse sui social.
Un bambino palestinese a terra dopo essere stato colpito da un quadricottero israeliano mentre era in bicicletta. Quando i civili disarmati sono arrivati per soccorrerlo, gli aerei da guerra israeliani li hanno bombardati.
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Gaza ridotta alla fame. “Le famiglie anche non sfollate non riescono a comprare più niente”
Intervista ad un volontario di Gazzella Onlus a Gaza. “Le famiglie, anche quelle residenti e non sfollate, non riescono a comprare praticamente niente perché i prezzi di quel che si trova in un determinato giorno – e non è detto che l’indomani ci sarà ancora – è così alto da non permettere a persone normali di nutrirsi nemmeno col minimo necessario.”…
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Complicità
A Piazza Pulita – durante una trasmissione che ha raccontato in modo tutto sommato veritiero le nefandezze genocidarie commesse dallo Stato di Israele – ho notato un fenomeno che si ripete presso alcuni dei giornalisti esperti che parlano della crisi in Medio Oriente. Sono diversi da quei loro colleghi che nelle redazioni costituiscono una maggioranza complice, ignorante e priva di dignità, totalmente appiattita sulle veline di TeleNetanyahu. Se osservate un Corrado Formigli, così come una Monica Maggioni, o una Lilli Gruber, essendo stati a lungo nella “Serie A” dei corrispondenti di guerra (bravi o non bravi, non importa), non vedrete quelle negazioni dell’evidenza terrificanti di un Maurizio Molinari o di un qualunque parassita de “Il Foglio”. Sentirete analisi in cui le ragioni del popolo palestinese e le responsabilità del suprematismo israeliano totalmente egemonizzato dalle correnti più fosche del sionismo appaiono chiare e senza i soliti trucchi triviali. Hanno in un certo senso una reputazione da difendere presso la comunità internazionale dei colleghi e anche presso una parte non residuale del pubblico. Tuttavia, riservano lo stesso una quota significativa della loro narrazione alla salvaguardia dello status quo. Evidentemente, frequentare le riunioni del Club Bilderberg fa diventare protettivi verso le cricche al potere. Maggioni, ad esempio, ha detto a un certo punto: «non vedo complicità da parte dei governi occidentali con Israele, c’è semmai il non sapere che pesci prendere». A Washington, a Berlino, a Roma, sarebbero dunque solo paralizzati dalla sorpresa, inerti per banale inettitudine. Io credo invece che continuare a fornire miliardi di dollari in armamenti micidiali, reprimere con misure poliziesche i movimenti di opposizione al genocidio e bloccare qualsiasi iniziativa diplomatica (non sto nemmeno a parlare di sanzioni) che possa minimamente intralciare i guerrafondai di Tel Aviv, tutte queste cose siano complicità piena, connivenza conclamata. L’Occidente c’è dentro fino al collo. E se qualcuno fischietta sperando di passare inosservato, come l’uomo del Colle che non dice nulla nemmeno quando Israele spara verso i suoi soldati, non è perché non sappia che pesci prendere. Ha scelto eccome la sua parte, a dispetto della coscienza di interi popoli. Pino Cabras, da Rassegna di Arianna 18/10/2024 |
Gaza, Generale Mini: “Israele si sta comportando come uno Stato canaglia”
Convegno “Cessate il fuoco ora, a Gaza e in Ucraina! Prefigurare un percorso di pace oltre il cessate il fuoco: un mandato ONU per Gaza“, registrato a Roma martedì 6 febbraio 2024 L’evento è stato organizzato da Coordinamento per la Democrazia Costituzionale.
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Alessandro Orsini – A chi crede che le democrazie occidentali siano una civiltà moralmente superiore…
A chi crede che le democrazie occidentali siano una civiltà moralmente superiore alla Russia o all’Iran faccio notare che è in corso un genocidio a Gaza… Per mano delle democrazie liberali. A chi crede che l’Islam odi l’Occidente, faccio notare che esistono morti a sufficienza per sostenere la tesi opposta ovvero che l’Occidente odi l’Islam. Infatti, l’Occidente ha sterminato 41.000 musulmani a Gaza sparando su tutte le moschee. Pochi anni prima, le democrazie liberali avevano sterminato almeno 600.000 musulmani in Iraq sganciando bombe alla “israeliana”, cioè, secondo la tecnica “ndo cojo cojo”. Giorgia Meloni pone il veto a tutte le dichiarazioni congiunte con la Francia che chiedono di non vendere più armi a Netanyahu. Il governo Meloni continua a fornire assistenza militare a Netanyahu. Sempre per quel discorso del rispetto dei diritti umani.
Oggi le democrazie occidentali hanno bombardato l’Al-Aqsa Martyrs Hospital a Deir el-Balah provocando una nuova strage. Sempre per quel discorso che le democrazie occidentali sono moralmente superiori rispetto all’Iran. Giorgia Meloni pone il veto a tutte le dichiarazioni congiunte con la Francia che chiedono di non vendere più armi a Netanyahu. Il governo Meloni continua a fornire assistenza militare alla democrazia occidentale d’Israele. Sempre per quel discorso del rispetto dei diritti umani.
Due post X del 14 ottobre 2024
Alastair Crooke – Israele fa ciò che vuole; è sempre stato pianificato in questo modo
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Il Medio Oriente sull’orlo del disastro
Lo scorso 1 ottobre, l’Iran ha sferrato l’attesa rappresaglia contro Israele, bersagliandolo con un nugolo di missili balistici. La decisione è maturata al culmine di una lunga fase di riflessione riguardo alle iniziative da adottare in risposta all’assassinio del capo dell’ufficio politico di Hamas di Ismail Haniyeh, perpetrato dai servizi di sicurezza israeliani a Teheran proprio mentre si celebrava la cerimonia di insediamento del neoeletto presidente Pezeshkian. Secondo alcune ricostruzioni, l’Operazione True Promise-2, scattata a pochi giorni di distanza dall’uccisione del segretario generale di Hezbollah Hassan Nasrallah nell’ambito di un pesante bombardamento israeliano, sarebbe stata ordinata direttamente dalla Guida Suprema Ali Khamenei con il sostegno dei Pasdaran, dopo che il governo era stato tratto in inganno dagli Stati Uniti con false assicurazioni circa la disponibilità del governo Netanyahu ad accettare un cessate il fuoco provvisorio nella Striscia di Gaza. Stando alle dichiarazioni di Netanyahu, la contro-ritorsione israeliana rispetto all’Operazione True Promise-2 è da considerarsi imminente. Tra gli obiettivi sensibili che potrebbero essere presi di mira figurano le infrastrutture energetiche della Repubblica Islamica, le cui autorità hanno fin da subito messo in chiaro che una qualsiasi forma di aggressione comporterebbe una ritorsione diretta contro il territorio israeliano e gli impianti petroliferi disseminati in tutto il Medio Oriente, oltre che l’ostruzione dello Stretto di Hormuz, attraverso cui transita il 30% circa del petrolio mondiale. Verso quale scenario ci stiamo orientando? Proviamo a comprenderlo assieme a Come Carpentier de Gourdon, politologo, consulente e saggista indiano con all’attivo collaborazioni con numerose testate internazionali.
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“I morti a Gaza sono 120 mila”: la lettera a Biden dei medici volontari nella Striscia
Un gruppo di 99 medici, chirurghi e infermieri specializzati statunitensi, che ha prestato volontariamente servizio nella Striscia di Gaza, ha inviato il 2 ottobre una lettera aperta al presidente americano Joe Biden e alla sua vice Kamala Harris. Nella lettera raccontano gli orrori che la popolazione palestinese sta vivendo da ormai un anno e denunciano che il numero reale delle vittime nell’enclave palestinese sarebbe molto superiore a quello delle stime ufficiali, che attualmente riportano circa 50.000 morti, la maggior parte dei quali bambini. «Siamo tra i pochi osservatori neutrali a cui è stato permesso di entrare nella Striscia di Gaza dal 7 ottobre. […] Questa lettera e la sua appendice dimostrano, con prove incontrovertibili, che il bilancio delle vittime a Gaza da ottobre a oggi è molto più alto di quanto si creda negli Stati Uniti. È probabile che il numero effettivo dei morti in questo conflitto abbia già superato le 118.908 persone, una cifra impressionante: il 5,4% della popolazione di Gaza», scrivono nella missiva…
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Ricordando il 7 Ottobre 2023 Al Jazeera mostra Gaza prima e dopo un anno di bombardamenti di Israele
Mentre i ridicoli Media italiani si prostrano al padrone sionista ricordando il 7 Ottobre 2023 in loop ed a reti unificate, Al Jazeera mostra Gaza prima e dopo un anno di bombardamenti di Israele. La colonia Italia ha fondamentalmente tre padroni: USA, UK e Israele. Politica e Media seguono tutti lo stesso copione, medesimo programma per tutti, da ripetere a memoria e con accuratezza. Pena, la revoca dell’ incarico ed il pubblico ludibrio per essersi messo contro il proprio padrone. Ma mentre questi inneggiano i loro eroi criminali con le mani sempre più sporche di sangue, i sionisti continuano nella loro macabra danza della morte, nella loro totale, inumana, indifferenza.
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ASSEDIO ISRAELIANO NEL NORD DI GAZA
ANCORA BOMBARDAMENTI SUI CIVILI DI GAZA
ISRAELE NON RICONOSCE IL LIBANO COME UNO STATO SOVRANO
Franco Fracassi
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Israele compie un nuovo massacro in Cisgiordania, mentre allarga il fronte in Libano
Nel silenzio generale della maggior parte dei media occidentali, Israele ha compiuto un nuovo massacro nella Cisgiordania occupata, sferrando uno dei più gravi e letali attacchi aerei degli ultimi decenni sul campo profughi di Tulkarem. Allo stesso tempo proseguono i bombardamenti sulla capitale libanese Beirut e in altre zone del Paese, dove le forze israeliane hanno ordinato l’evacuazione di 35 villaggi nell’area meridionale, allargando così il fronte delle operazioni. In Cisgiordania, sono diciotto i palestinesi uccisi ieri sera da una bomba che ha preso di mira un caffè dove, secondo le informazioni, erano riuniti numerosi giovani…
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Bulldozer israeliani in Cisgiordania
Libano.
Cinquanta bambini tra gli oltre 550 uccisi negli attacchi israeliani in Libano
Israele è un problema di sicurezza internazionale
In Israele, le tensioni tra il premier Netanyahu e il ministro della Difesa Gallant, in atto da molti mesi per questi non riconducibili soltanto alla conduzione delle operazioni militari nella Striscia di Gaza, sembrano essersi acuite a causa delle divergenze insanabili tra i rispettivi punti di vista in merito all’opportunità di sferrare un attacco contro Hezbollah. Sul versante militare, migliaia di apparecchi cercapersone in possesso di altrettanti cittadini libanesi sono improvvisamente esplosi producendo morti e feriti. Da quanto appreso in seguito, un intermediario ungherese tra la società produttrice e il mercato libanese aveva piazzato microcariche ad alto potenziale all’interno dei congegni, detonati dietro impulso elettrico nell’ambito di un operazione che sembra ricondurre ai servizi di sicurezza israeliani. Le esplosioni hanno anticipato una serie di attacchi aerei israeliani contro il Libano meridionale. In precedenza, un missile balistico – apparentemente – ipersonico lanciato dagli Houthi ha raggiunto il territorio israeliano dopo aver violato le difese aeree israeliane e statunitensi. Parliamo di tutto questo insieme a Jacques Baud, saggista ed ex colonnello dell’intelligence svizzera specializzato in questioni russe ed europee, con impieghi presso la Nato e le Nazioni Unite.
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Raid di Israele periferia Beirut. Uccisi 5 bambini
20 Settembre 2024
Le forze di occupazione israeliane hanno riferito di aver effettuato un “attacco selettivo” questo pomeriggio a Beirut, la capitale del Libano…
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CISGIORDANIA COME GAZA: IL MASSACRO E’ GIA’ IN ATTO!
Franco Fracassi
cisgiordania-come-gaza-il-massacro-e-gia-in-atto
Israele ha di nuovo bombardato una scuola a Gaza, provocando una strage
13 SETTEMBRE 2024
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Lo scolasticidio di Gaza
Mentre gli studenti di tutto il mondo si preparano ad affrontare un nuovo anno scolastico, per i bambini di Gaza la campanella non suona e difficilmente suonerà. Più di mezzo milione di bambini e adolescenti palestinesi non potranno tornare tra i banchi, dai loro compagni e insegnanti. E’ il secondo anno consecutivo.
La guerra ha privato del diritto allo studio circa 625.000 bambini e ragazzi in età scolare. Il loro percorso formativo è stato interrotto bruscamente l’anno scorso, senza la possibilità di riprendere almeno finché non sarà cessato il fuoco.
Gli istituti hanno fermato le lezioni e sono stati convertiti in rifugi, per ospitare le centinaia di migliaia di palestinesi sfollati. Molti edifici scolastici sono stati danneggiati dai bombardamenti, altri deliberatamente colpiti o addirittura fatti saltare in aria….
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ISRAELE BOMBARDA LE AREE UMANITARIE
Nel silenzio del mondo Israele sta trasformando la Cisgiordania in una nuova Gaza
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ANCORA RAID ISRAELIANI SU GAZA.
L’ORRORE DI GAZA AGGIORNATO.
Dati aggiornati al 31 agosto 2024 di Euro-Med Human Rights Monitor:
10% della popolazione di Gaza è stata uccisa, ferita, dispersa o detenuta. – 49.032 persone uccise, di cui: – 44.180 civili – 16.164 bambini – 10.399 donne
94.100 persone ferite,molte con amputazioni o menomazioni permanenti.
3.600 detenuti o forzatamente scomparsi.
1.240 operatori sanitari colpiti, di cui: – 523 uccisi – 717 feriti
76 operatori della difesa civile
72 giornalisti uccisi.
97% dell’acqua non è potabile.
96% della popolazione affronta una grave carenza di cibo.
90% della popolazione è stata forzatamente sfollata.
33% delle vittime sono bambini e 21% donne.(3/5)
89% dei detenuti ha subito torture fisiche. –
70% degli edifici della Striscia di Gaza distrutti o danneggiati.
A fronte di tutto ciò, oggi ( 31/8/2024) nei principali TG italiani non si parlava altro se non degli ostaggi israeliani.
Racconti da Gaza: vita sotto assedio di un operatore umanitario
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VACCINAZIONE ANTIPOLIO A GAZA… LUCIDA FOLLIA!
A GAZA LA MORTE NON E’ PIU’ LO SCENARIO PEGGIORE
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ITALIA CONTRO GAZA…
Censura di Facebook su Palestina
La censura di Facebook su contenuti che trattano il conflitto in Palestina è un problema grave. Molte testimonianze di abusi, violenze e sofferenze subite dalla popolazione palestinese vengono sistematicamente rimosse o oscurate, rendendo difficile per gli utenti ottenere una visione completa e imparziale della situazione. Questa censura non solo distorce la realtà, ma impedisce anche il libero flusso di informazioni, un elemento essenziale per la formazione di opinioni critiche e consapevoli. Inoltre, la censura di Facebook non si limita solo alla rimozione di contenuti, ma spesso colpisce anche gli utenti che cercano di diffondere queste informazioni, attraverso la sospensione temporanea o permanente dei loro account. Questa repressione delle voci critiche rappresenta un attacco diretto alla libertà di espressione, un diritto fondamentale che dovrebbe essere garantito a tutti, indipendentemente dalla loro posizione politica.
Il conflitto in Palestina è una questione complessa e dolorosa, e richiede un dibattito aperto e trasparente. Censurare le informazioni su questo tema non solo ostacola la comprensione del conflitto, ma contribuisce anche a perpetuare l’ingiustizia e la disuguaglianza. Facebook, come piattaforma globale, ha la responsabilità di garantire che tutti i punti di vista siano rappresentati e che le voci dei più vulnerabili non vengano messe a tacere.In un’epoca in cui la verità è spesso manipolata e distorta, è più importante che mai difendere il diritto alla libertà di espressione.
Franco Fracassi, giornalista libero.
GAZA: BAMBINI A PERDERE!
“Ogni giorno che ero lì vedevo un bambino colpito alla testa“. La testimonianza shock di un medico Usa di ritorno da Gaza
“Se pensate a qualcosa di tremendo che sta accadendo nel mondo, sta avvenendo a Gaza e alla gente di Gaza.” Nel video avete la testimonianza di due medici statunitensi che sono tornati dopo una missione a Gaza.
“Il bombardamento non spiega i bambini colpiti alla testa. Voglio dire, letteralmente ogni giorno che ero lì vedevo un bambino colpito alla testa. Mentre ero lì ho tenuto un diario e l’ho letto solo perché alcuni giornalisti me l’hanno chiesto. E letteralmente ogni giorno che ero lì vedevo un bambino colpito alla testa. Non è un incidente. È un deliberato attacco ai bambini per ucciderli. È un omicidio.“
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LA PARALISI STRATEGICA D’ISRAELE
Mentre all’interno della Striscia di Gaza la devastazione di edifici e terreni coltivabili procede e il conto delle vittime non accenna a rallentare, l’esercito israeliano consolida il controllo delle aree perimetrali dell’angusto fazzoletto di terra, impiantandovi basi militari e infrastrutture nell’ambito di un’operazione che sembra puntare al prolungamento a tempo indeterminato dell’occupazione. Parallelamente, le forze armate israeliane continuano a bersagliare obiettivi in Libano, Siria e addirittura Iran, confidando sul supporto incondizionato degli Stati Uniti. Il cosiddetto Asse della Resistenza, dal canto suo, reagisce contestualmente a una strategia di logoramento intesa a sconfiggere Israele per consunzione. Quanto ancora può reggere questa situazione?
Cerchiamo di comprenderlo assieme a Roberto Iannuzzi, arabista, saggista, analista geopolitico gestore del sito «Intelligence for the People».
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A GAZA SI UCCIDE ANCHE CON LA FAME
L’ONU chiede 7 giorni di tregua per vaccinare i bimbi di Gaza
L’Onu chiede 7 giorni tregua per vaccinare i bimbi di Gaza contro la polio. C’è l’urgenza di vaccinarne oltre 640.000. Ecco l’ennesima follia partorita dalle menti disturbate che lavorano presso le Nazioni Unite. Un circo Barnum tanto inutile quanto costoso. 40000 morti, un numero imprecisato di feriti, mutilati (di cui la maggior parte sono donne e bambini) e orfani, due terzi delle infrastrutture rasa al suolo, fame endemica, carenza di medicinali e ospedali, carestia, torture, pulizia etnica. Però per chiedere una tregua c’è voluto un caso di polio.
Questi sono matti da legare.
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Una delegazione delle Nazioni Unite è riuscita a raggiungere per la prima volta il nord di Gaza
Non c’è un solo edificio in piedi. È una landa desolata di macerie e distruzione
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RAID ISRAELIANI
GAZA, ORRORI SOPRA ORRORI.
E’ una foto terribile che rappresenta cos’è un GENOCIDIO come quello di Gaza ( ignorato dai più).
Massacro d’israele in una scuola di Gaza: per la germania è autodifesa!
Il domicidio
GAZA. IL DOMICIDIO Israele ha distrutto il 63% delle aree residenziali di Gaza, un’azione definita “domicidio”, in una serie di attacchi sistematici contro abitazioni e infrastrutture civili che causano deliberatamente morte e sofferenza. Sono oltre 215.000 le unità abitative danneggiate o distrutte da ottobre 2023. Fonte: TRT World
Raid aerei israeliani su Gaza
Israele bombarda ancora una volta una scuola a Gaza: almeno 100 palestinesi uccisi.
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ORDINI DI EVACUAZIONE A GAZA
BOMBE SU UN CAMPO PALESTINESE
I mezzi di disinformazione e le scuole di Gaza
Ieri ( 4/8/2024) tutti i mezzi di disinformazione italiani hanno riportato la notizia dei due anziani cittadini israeliani uccisi a coltellate. Un attacco terroristico terrificante da condannare in ogni modo ovviamente. Pochi invece hanno dato notizia delle scuole bombardate dai terroristi israeliani a Gaza.
Per adesso siamo a 40 morti soprattutto donne e bambini. Le immagini sono raccapriccianti….
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ISRAELE BOMBARDA I BAMBINI
Verso l’unità palestinese
Bombardamenti vigliacchi
Gaza. quanti giornalisti uccisi…
Basta chiamarlo conflitto: in Palestina è genocidio!
Il silenzio dei politici e dei cittadini qualsiasi è COMPLICITA’
Matteo Gracis
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E dopo rileggere DIES IRAE
ATTACCO AD UNA SCUOLA UNRWA
Gaza, ennesima strage. Raid di Israele uccide 71 palestinesi, 289 i feriti
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L’ultima strage israeliana: almeno 90 civili ammazzati per stanare (forse) un capo di Hamas
EVACUAZIONE A GAZA
Studio Lancet: Israele avrebbe ucciso 186.000 palestinesi a Gaza, il 7.9% della popolazione
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La licenza di uccidere dell’esercito israeliano a Gaza
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ANCORA RAID ISRAELIANI SU GAZA
L’esercito di Israele spara alla schiena a gente bendata
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Gaza, Israele ordina l’evacuazione di Khan Yunis
ALTRI ATTACCHI ISRAELIANI A GAZA
ANCORA BOMBARDAMENTI ISRAELIANI
PROTESTE IN ISRAELE
ISRAELE CONTRO L’UNICEF
STUDENTI PER GAZA
RAPPORTO ONU: ISRAELE COLPEVOLE DI STERMINIO
ANCORA ORRORE A GAZA!
L’ORRORE CONTINUA: ISRAELE COLPISCE UNA SCUOLA A GAZA
URSULA VON DER LEYEN COMPLICE DI GENOCIDIO. DENUNCIATA ALLA CORTE INTERNAZIONALE
ANCORA MASSACRI A GAZA.
ISRAELE SOTTO ACCUSA
Chef Rubio, la lobby italiana-israeliana e il “gelocidio”
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LA DIGNITA’ DI UN’UNIVERSITA’ USA
LA DIGNITA’ DI UNA FUNZIONARIA USA EBREA
“Insegnamento” di un Roschild morto nel 1812
Traduzione: Ricordatevi, figli miei, che tutta la terra deve appartenere a noi ebrei e che i gentili, essendo semplici escrementi di animali, non devono possedere nulla.
LA DIGNITA’ DI UN SOLDATO USA
GAZA, 500 TRA MEDICI E INFERMIERI UCCISI DAL 7 OTTOBRE
BOMBARDAMENTI A JABALIA
“DOMINARE LA NARRATIVA SU GAZA”
Le atrocità commesse dal regime di apartheid di Israele
SEPOLTI VIVI A GAZA
L’ITALIA COMPLICE DEL GENOCIDIO ISRAELIANO A GAZA
FOSSE COMUNI
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ISRAELE STA SCRIVENDO UNA DELLE PAGINE PIU’ NERE DELLA STORIA
Matteo Gracis, giornalista indipendente
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IL GENOCIDIO COME POLITICA ESPLICITA
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( video appena censurato da X)
GAZA: ORRORE SENZA TREGUA
È drammatico lo scontro che sta avvenendo in Palestina da ormai 6 mesi tra Israele e Hamas, ma soprattutto lo è il disastro umanitario che ne consegue. Le trattative per un cessate il fuoco che si stanno svolgendo in queste ore al Cairo in Egitto non stanno avendo successo. In questa puntata ci occupiamo di un fatto che dal 7 ottobre ad oggi ha generato decine di migliaia di morti, soprattutto bambini, e che rischia di diventare un conflitto più vasto di tipo globale. Per farlo ne parliamo con il giornalista Davide Piccardo, Lorenzo Bernasconi (analista geopolitico) e Fulvio Grimaldi (giornalista).
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Nelle strade di Parigi si chiede, così, il cessate il fuoco a Gaza. Video della bellissima manifestazione.
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BOMBARDATO UN OSPEDALE
Al telegiornale ne parlano?
ISRAELE VIETA LE CONSEGNE DI CIBO DELLE NAZIONI UNITE AI BAMBINI, AL NORD DI GAZA
Vivere nell’agonia: a Gaza Israele vieta gli anestetici
Dall’inizio della guerra a Gaza, l’occupazione israeliana ha vietato l’ingresso nella Striscia di anestetici, stampelle e pure datteri. Sono state vietate anche le apparecchiature mediche come bombole di ossigeno, ventilatori e sistemi di filtraggio dell’acqua.
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UNA DONNA PER BENE
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(allargare le immagini e fate circolare queste informazioni)
PETIZIONE. Proposta di legge popolare su abolizione dell’obbligatorietà vaccinale pediatrica
…Una volta pronta, avremo solo 6 mesi per raccogliere 50.000 firme necessarie per presentarla in Parlamento. Invitiamo quindi chi non l’ha ancora fatto a firmare la lettera aperta (alle istituzioni):
in questo modo, sarà più semplice avvisarvi quando la proposta sarà pronta, permettendovi di firmare anche per la legge popolare e raggiungere rapidamente il traguardo richiesto dalla normativa….”
Leggi QUI per firmare
PETIZIONE. Israele provoca stragi continue di civili – L’ Italia richiami il suo ambasciatore da Tel Aviv
Firma qui:
Proteggi i tuoi diritti: firma subito la petizione per fermare questo pericoloso Trattato!
L’OMS sta accelerando il Trattato Pandemico globale che eliminerà le tue libertà per il capriccio di élite non elette.
In questo momento, a porte chiuse a Ginevra, stanno cercando di far passare a rotta di collo un accordo che implementerà ulteriori lockdown, vaccinazioni obbligatorie e restrizioni ai viaggi! Questa è la nostra occasione per fare pressione sui delegati in modo che non cadano preda dei burocrati dell’ONU.
Se non agiamo, finalizzeranno questo Trattato entro la fine dell’anno prima che il mondo possa reagire!
Proteggi i tuoi diritti: firma subito la petizione per fermare questo pericoloso Trattato!
Clicca qui: https://cgo.ac/sc03fh5z
Liberati dal Controllo delle Nazioni Unite: Rifiuta il Regolamento Sanitario Internazionale!
Il tuo sostegno e la tua dedizione sono stati fondamentali per bloccare la proposta di Trattato Pandemico all’Assemblea Mondiale della Sanità lo scorso maggio.
Ma sapevamo che i globalisti delle Nazioni Unite non si sarebbero limitati a questo.
Gli Emendamenti al Regolamento Sanitario Internazionale (RSI, dall’inglese: International Health Regulations, IHR) sono stati approvati l’ultimo giorno dell’Assemblea, all’ultimo minuto.
Questo documento afferma che l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) può dichiarare le emergenze pandemiche e applicare misure restrittive durante le crisi, come vaccini obbligatori, divieti di viaggio, controllo delle informazioni e maggiore sorveglianza su di te e sulla tua famiglia: in pratica, tutto ciò che volevano dal Trattato Pandemico, fatto passare sotto la copertura dell’oscurità.
L’Italia deve prendere una decisione cruciale…
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5G, no all’aumento dei limiti di esposizione.
La diffusione della banda ultralarga è fondamentale, l’aumento dell’esposizione no.
Chiediamo al Governo di mantenere inalterati i limiti vigenti.
Unisciti a noi.
FIRMA QUI
Petizione per bloccare installazione antenna 5G a San Basilio Roma
Firma QUI
Salviamo il Parco di San Rossore (Pisa) dalla Base Militare. Rompiamo il sistema Bani!
Perché questa petizione è importante
Richiesta di dimissione di Lorenzo Bani, Presidente dell’Ente Parco Migliarino San Rossore Massaciuccoli
Facciamo appello a tutti e tutte coloro che non vogliono una nuova base militare nel parco, a tutti gli ambientalisti e a tutte le ambientaliste ad unirsi alla richiesta di dimissioni del presidente Bani.
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PETIZIONE · Diciamo NO alla coercizione digitale – Italia · Change.org
https://www.change.org/p/diciamo-no-alla-coercizione-digitale
PETIZIONE NO OMS: CONSEGNATE LE FIRME MA LA RACCOLTA CONTINUA
Leggi QUI
La salute NON può essere in vendita. FIRMA LA PROPOSTA DI LEGGE
Vedi e ascolta:
https://rumble.com/v4zpnh0-la-salute-non-pu-essere-in-vendita.html
La salute NON può essere in vendita. BIG PHARMA e OMS un dominio finanziario/”sanitario”…
FIRMA LA PROPOSTA DI LEGGE AL LINK:
https://associazionelacittadeiragazzi.it/
Petizione per fermare la presa di potere dell’OMS prima che sia troppo tardi!
L’OMS, con l’obiettivo di limitare le nostre libertà in ambito sanitario, sta accelerando il Trattato Pandemico proprio in questo momento.
Agisci in fretta: firma la petizione per fermare la loro presa di potere prima che sia troppo tardi!
Clicca qui: https://cgo.ac/scTBb8wx. Grazie
SCIOPERO MONDIALE CONTRO LA GUERRA: CHI VUOLE LA PACE PUÒ FIRMARE L’APPELLO
“Uno sciopero mondiale contro la guerra”. A chiederlo in un intervento durante la trasmissione “PiazzaPulita” in onda su LA7 sono Barbara Alberti, scrittrice e giornalista e Ginevra Bompiani, scrittrice ed editrice.
“Ci rivolgiamo a chi ha milioni di contatti con il mondo, a un movimento, una rete, un hacker che abbia a cuore la nostra sopravvivenza e la disfatta di chi la sta mettendo in pericolo” dicono le portavoce dell’iniziativa.
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Petizione indirizzata a Ursula von der Leyen e al Commissario UE per l’Agricoltura Janusz Wojciechowski, intitolata: “Agricoltori e coltivatori, siamo con voi!”
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Conflitto Gaza Israele : firma, chiedi un cessate il fuoco
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Firma No alla legge bavaglio
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