Articoli marcati con tag ‘anima’
Riflettiamo sulle cose inutili, inattuali e che quasi nessuno ascolta o cerca più. Riflettiamo sulle cose che non producono profitto, che “non servono”, che non sono necessarie per guadagnare, fare carriera e farsi gli affari propri. Leggi il resto di questo articolo »
GLR – CONSIDERAZIONI (49)
ANNO IV DEL REGIME SANITARIO-ECOLOGICO-DIGITALE
Le altre “GRL-CONSIDERAZIONI ” le trovate QUI
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La domanda, di fronte allo sfacelo umano, sociale e politico cominciato nel 2020 con l’inizio dell’affermarsi del progetto criminale globale chiamato Grande Reset, è sempre la stessa: com’è potuto accadere ( leggi QUI)? Domanda insistente perchè noi del GLR non riusciamo a dimenticare e a darci pace ( leggi QUI). Non ci riusciamo proprio a diventare resilienti, a non ricordare più, a tranquillizzarci, a perdere anima e dignità Leggi il resto di questo articolo »
GLR – CONSIDERAZIONI (48)
ANNO IV DEL REGIME SANITARIO-ECOLOGICO-DIGITALE
Le altre “GRL-CONSIDERAZIONI ” le trovate QUI
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In un lucidissimo articolo ( che trovate QUI) il grande filosofo italiano ( conosciuto in tutto il mondo) Giorgio Agamben, uno dei primi a prendere netta posizione contro la dittatura sanitaria legata ai progetti criminali del Grande Reset, si pose una tragica domanda: come è potuto accadere? Leggi il resto di questo articolo »
Profezia
Le tenebre si proporranno alla luce, la morte sarà giudicata più utile che la vita, nessuno alzarà l’occhi al cielo, il religioso sarà considerato insano, l’empio giudicato prudente, il furioso forte, il maligno buono. E credetemi che ancora sarà data pena capitale a colui che s’applicarà alla religione della mente; perché si trovaranno nove giustizie, nove leggi, nulla si trovarà di santo, nulla di religioso, non si udirà cosa degna di cielo e di celesti. Leggi il resto di questo articolo »
Mentre ci misuriamo a distanza e ci adattiamo a ‘cenare senza come Dio’ (E. Dickinson), mentre ci abituiamo a vedere spegnersi, un lume per volta, la cultura (la cultura sì, nessuna Mostra, nemmeno la più discreta, nessuna scuola, nemmeno la più piccola, resta aperta; teatri, cinema e librerie sono vuoti – ma le palestre, dove mani appiccicose stringono strumenti sudati, quelle continuano ad assembrare), mentre un metro di circonferenza virtuale ci isola dal mondo come un cane da guardia, vicino a noi, a pochi altri metri, avviene forse l’evento di più asettica ferocia avvenuto sulla terra: centinaia di migliaia di persone vengono spinte e guidate sul mare e per terra verso le frontiere di un paese che li aspetta con bastoni e fucili e distrugge il cibo che li terrebbe in vita, e quando cercano di tornare indietro alle loro prigioni, quelli stessi che li hanno spinti fuori li fermano tenendoli a forza nella non-terra di mezzo che hanno creato per loro. Leggi il resto di questo articolo »
Le psicosi da contagio sono spesso più epidemiche dell’epidemia stessa, come dimostra ampiamente una ormai lunga esperienza medica e mediatica. Certo la forma mentale cosiddetta sovranista, molto in auge nei bar come nei Palazzi, non aiuta a neutralizzare i fantasmi, e anzi li rifornisce di nuove armi. Leggi il resto di questo articolo »
Dal senso del dramma di Craxi alla freddezza dei 5Stelle
A Ilario Lombardo della Stampa, che gli chiede se le molte sconfitte lo abbiano indotto allo sconforto, il ministro degli Esteri Luigi Di Maio replica così: «Lo sconforto non mi è mai appartenuto».
La risposta sorprende per tre ragioni: perché è impossibile che un normale essere umano non venga mai preso dallo scoramento; perché tutte le cronache parlano di un leader dei 5Stelle “avvilito” e “abbattuto”; perché quella frase («non mi è mai appartenuto») è un’espressione del più convenzionale politichese, appena attenuata da una cadenza sub-letteraria. Leggi il resto di questo articolo »
Ciò che veramente oggi ostacola notevolmente il progresso del principio democratico, è l’anarchia che prevale nella schiera dei suoi apostoli. Il partito democratico è, forse, l’unico in Europa che sia privo di un governo, che non abbia dirigenti qualificati, né un centro morale che lo rappresenti in Europa. Siamo credenti senza un tempio. Abbiamo ereditato dal passato una grande paura dell’autorità; temiamo a tal punto di essere inquadrati in reggimenti marcianti sulla strada maestra, che ciascuno di noi si avventura in scorciatoie, con il grande pericolo di andare fuori strada.
La libertà, che non è altro che un mezzo, è diventato un fine. Noi abbiamo lacerato la grande e bella insegna della Democrazia: il progresso di tutti per opera di tutti sotto la guida dei migliori e dei più saggi. … Leggi il resto di questo articolo »
Tutti ci stiamo trasformando, senza quasi accorgercene, in tecnici della crisi che traversiamo: strani bipedi in mutazione, sensibili a ogni curva economica tranne che alle curve dell´animo e del crimine. L´occhio è fisso sullo spread, scruta maniacalmente titoli di Stato e Bund, guata parametri trasgrediti e discipline finanziarie da restaurare al più presto. Fino a quando, un nefasto mattino, qualcosa di enorme ci fa sobbalzare sotto le coperte del letto e ci apre gli occhi: un male oscuro, che è secrezione della crisi non meno delle cifre di bilancio ma che incide sulla carne viva, spargendo sangue umano. La carneficina alla scuola ebraica di Tolosa è questo sparo nel deserto, che ci sveglia d´un colpo e ci immette in una nuova realtà, più vasta e più notturna. Come in una gigantesca metamorfosi, siamo tramutati in animali umani costretti a vedere quello che da mesi, da anni, coltiviamo nel nostro seno senza curarcene.