Articoli marcati con tag ‘catechismo’
Diventano sempre più numerose e ogni volta i media le riferiscono con grande rilievo. Sono un segno di attenzione pastorale o rispondono a una strategia mirata di persuasione che punta sulla sorpresa e sull’emozione che ogni volta questi gesti provocano e non soltanto in coloro che ne sono i diretti destinatari? Gesù, lo sappiamo, peregrinando per le strade della Galilea circondato dai suoi apostoli, rivolgeva la sua parola, senza discriminazioni sociali compresa quella di genere, a tutti coloro che incontrava, ammoniva a cambiare vita e infondeva speranza nel regno di Dio. Non era solo misericordioso, e spesso giudicava con severità coloro che non sapevano rinunciare alle lusinghe del mondo o profanavano le cose sacre. Si è soliti dire che il messaggio cristiano è un messaggio di amore e di perdono, e questa affermazione viene sovente ripetuta anche dall’attuale papa. Ma il cristianesimo è anche una dottrina religiosa tragica, il peccato grava ineluttabilmente sulla vita degli uomini, la via della salvezza è irta di difficoltà, la possibilità della perdizione eterna sempre incombente.
Il Concilio Vaticano II, cinquant’anni dopo.
Noi, Chiesa di oggi, l’avevamo perso di vista. Eravamo troppo indaffarati nelle nostre celebrazioni, preoccupati per le chiese deserte, sfiniti dai turni di guardia alle dottrine della fede, mortificati per il clamore sui preti pedofili, intenti a rincorrere i poteri politici, troppo zelanti per ricordarci di lui. Ed il Concilio era rimasto in silenzio, seduto sulle panche vuote e profugo in luoghi appartati o in piccole comunità ben protette. E addirittura rischiava di essere accomunato alla cattiva sorte riservata alle ideologie novecentesche, e con tutto il Novecento essere buttato nel cassonetto dei rifiuti, senza nemmeno la raccolta differenziata. Ma ecco che, a mezzo secolo dal suo inizio, esso è ricomparso, perché i cinquant’anni, i centesimi e i centocinquantesimi anniversari sono festeggiamenti di rito. È tornato in città dal suo esilio e noi, Chiesa di oggi, col pretesto di celebrarlo, lo abbiamo fatto arrestare, come aveva fatto a Siviglia con lo Sconosciuto il Grande Inquisitore. Leggi il resto di questo articolo »