Articoli marcati con tag ‘costituzione’


Berlusconi ha detto ieri che i magistrati sono criminali e che vanno come tali trattati. Lo aveva già anticipato parlando qualche giorno fa nell’improvvisato happening di fronte alla sua residenza romana, condendo il suo gravissimo ed ennesimo colpo alla Costituzione repubblicana con barzellette e linguaggio scurrile, quasi a voler allontanare l’attenzione dell’opinione pubblica da ciò che aveva pronunciato. Il suo attacco alla magistratura e l’identificazione della giustizia con la persecuzione non sono né nuovi né inediti: sono la carta d’identità di Berlusconi. Leggi il resto di questo articolo »


Riferendosi ad alcuni episodi di corruzione, che hanno caratterizzato in questi ultimi mesi la vita politica italiana, i media hanno formulato l’ipotesi della nascita di una «società segreta», la P3, insieme comitato di affari e struttura sotterranea di potere che si propone di influenzare i vari ambitinei quali il potere ufficiale si dispiega. È difficile dire se (e come) sussista una vera analogia tra questa nuova società occulta e la P2, ma non vi è dubbio che esista una effettiva continuità tra il piano di Rinascita democratica di Licio Gelli, scoperto dalla magistratura agli inizi degli anni Ottanta del secolo scorso, e l’ipotesi di cambiamento del Paese messo in atto dai governi Berlusconi. Infatti, al di là della accertata appartenenza del premier alla P2 con tessera n° 1816 — pochi ricordano la condanna per falsa testimonianza comminatagli, in anni ormai lontani, a Venezia per aver mentito al giudice a proposito di tale appartenenza — sorprendenti sono gli aspetti di convergenza che esistono tra i due progetti. Leggi il resto di questo articolo »


Io sono arrivato al punto che quando vedo apparire nei titoli dei giornali “Appartamento di Montecarlo”, volto pagina. E quando lo stesso argomento viene annunciato nella scaletta dei telegiornali pigio sul telecomando. Non se ne può più con questa telenovela che vuol farci credere che l’emergenza in Italia sia nel sapere chi ha venduto, comprato o affittato un appartamento di 60 mq a Montecarlo, passando per l’isola di Santa Lucia nei Caraibi. Una proprietà neanche dello Stato, ma di un partito che non c’è più perché è passato e si è fuso con il Pdl forse non portandovi armi e bagagli. Ma che se la facciano fuori tra di loro questa questione e magari in tribunale. Leggi il resto di questo articolo »

 

 

bandiera della Repubblica Romana

 

 

La Repubblica Romana del 1849 (nota anche con la denominazione di Seconda Repubblica Romana, per non confonderla con quella giacobina del 1799) fu uno stato sorto a seguito di una rivolta liberale che nei territori dello Stato pontificio estromise Papa Pio IX dai suoi poteri temporali. Fu governata da un triumvirato composto da Carlo Armellini, Giuseppe Mazzini ed Aurelio Saffi. La piccola repubblica, nata nel contesto dei grandi moti del 1848 che coinvolsero tutta Europa, ebbe come quest’ultimi vita breve (5 mesi, dal 9 febbraio al 4 luglio), a causa dell’intervento della Francia di Napoleone III che per convenienza politica ristabilì l’ordinamento pontificio, in deroga ad un articolo della costituzione francese. Tuttavia quella della Repubblica Romana fu un’esperienza fondamentale nella storia dell’unificazione italiana, vide l’incontro e il confronto di molte figure di primo piano del Risorgimento accorse da tutta la Penisola, fra cui Giuseppe Garibaldi. In quei pochi mesi Roma passò dalla condizione di stato tra i più arretrati d’Europa a banco di prova di nuove idee democratiche, fondando la sua vita politica e civile su principi (quali, in primis, il suffragio universale maschile, l’abolizione della pena di morte, la libertà di culto e la laicità dello Stato) che sarebbero diventate realtà in Europa solo circa un secolo dopo. Leggi il resto di questo articolo »

UN ANNO AL SENATO. LUCIDO DIARIO DI FINE LEGISLATURALidia Menapace, una delle ‘madri’ della nostra Costituzione e decana del femminismo e della nonviolenza italiana, arrivata in Senato a ottant’anni suonati, racconta in questo libro un anno di esperienza da senatrice attraverso oltre cento lettere inviate in Internet ad una serie di liste del variegato mondo pacifista. Ne emerge uno spaccato della difficile e complessa macchina istituzionale, ma anche un prezioso compendio per chi, fuori e dentro i movimenti sociali, vuole comprendere e conoscere cosa si muove effettivamente in quel ‘Palazzo’ spesso evocato come luogo lontano e asettico del potere.

di Lidia Menapace,  Ed. Tracce, € 14,00

In una ben ordinata repubblica la bagarre istituzionale montata intorno al Presidente della Camera dei deputati sarebbe impensabile. Ma dalle nostre parti si inventa ogni giorno una qualche “costituzione materiale”, sì che siamo obbligati non solo a richiamare i dati costituzionali corretti, ma soprattutto a segnalare le forzature e i rischi grandi delle pretese di questi giorni, che tendono, una volta di più, ad eliminare persone e istituzioni che sono percepite come intralci sulla strada sempre più accidentata della ormai sconquassata (ex?) maggioranza di governo. Leggi il resto di questo articolo »


“Il Porcellum ha trasformato la democrazia in oligarchia cancelliamo quest’aberrazione”intervista a Gustavo Zagrebelsky, a cura di Liana Milella

Il calderoliano Porcellum «rovescia la democrazia in oligarchia». Dunque va messo da parte prima di un nuovo voto. «Basta una leggina fatta di due frasi: “È abrogato il Porcellum ed è riportato in vigore il Mattarellum“». Perché, ragiona l’ex presidente della Consulta Gustavo Zagrebelsky, altrimenti l’attuale legge elettorale continuerà a «ferire la Costituzione» e ad espropriare i cittadini del loro diritto di scegliere da chi essere rappresentati. Leggi il resto di questo articolo »

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