Articoli marcati con tag ‘Libia’

«Prendo il giornale e leggo che di giusti al mondo non ce n’è». Così iniziava il “Mondo in M7”, un  brano musicale che scalò le classifiche. Era il 1966 e bastava infilare una moneta da 50 lire nel  juke-box perché i bar del centro e della periferia delle città si riempissero della voce di Adriano  Celentano e si gonfiassero di indignazione.  Il suo rap ante litteram soffiava sul fuoco che covava sotto la cenere. Eravamo ai preliminari della  grande contestazione del ’68. Da allora la giustizia nel mondo non è aumentata, al contrario  dell’assuefazione alle terribili notizie.  Mercoledì 11 luglio 2012, prendo il giornale e leggo che 54 immigrati provenienti da Tripoli sono morti in mare. Ma la notizia non fa grande clamore. Un naufragio di Costa Crociere fa più audience. Sono morti di  sete, non annegati, come invece capitò a Fleba il fenicio, il fluttuare delle cui membra nelle acque  marine è cantato da Thomas Stearn Eliot, rendendolo così eterno. Leggi il resto di questo articolo »

Quel cimitero chiamato Mediterraneo. Secondo le stime di Fortress Europe, dal 1998 all’agosto 2011, 17.738 persone sono morte nel tentativo di raggiungere l’Europa. Solo nel corso del 2011, circa 2000 tra uomini, donne e bambini sono morti nello Stretto di Sicilia: il 5% di tutti coloro che hanno tentato di raggiungere l’Europa dalla Libia. Molti – rimarca il Rapporto – sono rifugiati che scappano da guerre, violenze e persecuzioni, che non hanno altra alternativa che tentare il pericoloso viaggio del mare per ottenere la protezione di cui hanno bisogno. La possibilità di richiedere asilo nell’Unione Europea dipende infatti dalla presenza fisica della persona nel territorio di uno Stato membro. Ma le misure introdotte nell’ambito del regime dei visti e delle frontiere dell’Ue hanno reso praticamente impossibile per quasi tutti i richiedenti asilo e rifugiati raggiungere i territori dell’Ue in modo legale. Non solo sono stati rafforzati i controlli alle frontiere esterne ma i sistemi di sorveglianza sono stati estesi anche ai territori dei Paesi terzi. Si stima che nel 2011 circa il 90% di tutti i richiedenti asilo nell’Unione europea siano entrati irregolarmente. Leggi il resto di questo articolo »

Intervista a Gino Strada di Wanda Marra

L’opinione pubblica tace e le coscienze dormono, ma secondo il leader di Emergency, nonostante sia stato preso alla sprovvista, “il movimento arcobaleno reagirà”“La guerra è stupida e violenta. Ed è sempre una scelta, mai una necessità: rischia di diventarlo quando non si fa nulla per anni, anzi per decenni”. Gino Strada, fondatore di Emergency (che tra l’altro proprio in questi giorni sta lanciando il suo mensile E, in edicola dal 6 aprile), mentre arriva il via libera della comunità internazionale all’attacco contro la Libia e cominciano i primi bombardamenti, ribadisce il suo “no” deciso alla guerra come “mezzo di risoluzione delle controversie internazionali”, citando la Costituzione italiana. Leggi il resto di questo articolo »

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