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La Chiesa è ammalata di potere. Da tempo. Invece di essere solo l’annunciatrice del Vangelo e di testimoniarlo nell’essere senza potere in questo mondo, fa il contrario. Forse non crede alla forza della fede e preferisce affidarsi ai potenti. Anzi sicuramente è così. Questo non riguarda tutti credenti, certo, ma soprattutto che detiene l’autorità, quasi tutti i “capi” e i loro seguaci acritici. L’unica predica credibile è essere come Gesù che “salvava” gli uomini non contando nulla nella sua società, perchè la Chiesa o porta un modo d’essere, un messaggio che è “stoltezza” per questo mondo e “sapienza” per Dio, come dice il Vangelo, o essa non serve a nulla, anche se è applaudita nelle piazze. Perdiamo tempo in “affari moralistici” quando il vero e unico peccato è il “potere”, ancor più che la ricchezza. Con il potere non passerà mai il Vangelo. Mai. E la Chiesa fallisce nel suo apparente “vincere”….
“C’è all’orizzonte un persecutore insidioso, un nemico che lusinga, non flagella la schiena, ma ci accarezza il ventre, non ci confisca i beni, ma ci fa ricchi; non ci imprigiona spingendoci verso la libertà, ma ci onora nel palazzo spingendoci alla schiavitù; non ci stringe i fianchi con catene, ma vuole il possesso del nostro cuore; non ci taglia la testa con la spada, ma ci uccide l’anima con il denaro, il potere, il successo, i primi posti nella nostra società.”
S.Ilario di Poitiers (Contra Costantium 5) V sec.
“Quando in un dato Paese e in un dato momento della storia, vedo che gli applausi piovono, che la religione è onorata da tutti e che Dio come la Chiesa hanno un grande successo, ogni spirito prudente e veramente ispirato dalla fede sarà non già tranquillo, come sovente siamo stati, ma inquieto, temendo che sia qualche specie d’idolo che si adora al posto del vero Dio, e che sia qualche deformazione della religione ad avere un tale successo.”
card. John H. Newman ( Pensées sur l’eglise) XIX sec.