Articoli marcati con tag ‘testamento biologico’
Diventano sempre più numerose e ogni volta i media le riferiscono con grande rilievo. Sono un segno di attenzione pastorale o rispondono a una strategia mirata di persuasione che punta sulla sorpresa e sull’emozione che ogni volta questi gesti provocano e non soltanto in coloro che ne sono i diretti destinatari? Gesù, lo sappiamo, peregrinando per le strade della Galilea circondato dai suoi apostoli, rivolgeva la sua parola, senza discriminazioni sociali compresa quella di genere, a tutti coloro che incontrava, ammoniva a cambiare vita e infondeva speranza nel regno di Dio. Non era solo misericordioso, e spesso giudicava con severità coloro che non sapevano rinunciare alle lusinghe del mondo o profanavano le cose sacre. Si è soliti dire che il messaggio cristiano è un messaggio di amore e di perdono, e questa affermazione viene sovente ripetuta anche dall’attuale papa. Ma il cristianesimo è anche una dottrina religiosa tragica, il peccato grava ineluttabilmente sulla vita degli uomini, la via della salvezza è irta di difficoltà, la possibilità della perdizione eterna sempre incombente.
L’accoglienza da parte del tribunale di Firenze della petizione fatta da un signore settantenne (sostenuto dalla figlia avvocato) di usufruire dell’amministratore di sostegno – figura istituita nel gennaio 2005 dal legislatore allo scopo di fornire un’assistenza di carattere economico – per rifiutare, nel caso di stato di incoscienza, alcuni trattamenti medici, ha suscitato (e non poteva che suscitare) reazioni contrastanti, riportando alla ribalta l’annosa questione delle scelte relative alle situazioni di fine vita. Le difficoltà della politica a legiferare – si pensi soltanto al faticoso iter della legge sul «testamento biologico», approvata dal Senato in una forma considerata da molti (giustamente) insoddisfacente e da tempo in attesa di essere discussa dalla Camera – spinge la magistratura, pressata da richieste sempre più insistenti, a fare opera di supplenza. Al di là degli inevitabili conflitti che questo produce e che sono, in primo luogo, addebitabili all’inefficienza della politica, la sentenza, anticipata peraltro da un’altra analoga del tribunale di Modena del 2008, merita di essere fatta oggetto di attenta considerazione, soprattutto per gli importanti risvolti di carattere etico. Leggi il resto di questo articolo »