Articoli marcati con tag ‘virtù’

Il 29 marzo (1849, n.d.r.) ebbe luogo l’elezione del Triumvirato, del quale io feci parte e che pubblicò il seguente programma. ( Giuseppe Mazzini)

 

 

Manifesto del Triumvirato della Repubblica Romana (Armellini, Mazzini, Saffi), 5 aprile 1849

 

CITTADINI!

Da cinque giorni noi siamo rivestiti d’un sacro mandato dall’Assemblea. Abbiamo maturamente interrogato le condizioni del paese, quelle della patria comune, l’Italia, i desiderî dei buoni, e la nostra coscienza; ed è tempo che il popolo oda una voce da noi; è tempo che per noi si dica con quali norme generali noi intendiamo soddisfare al mandato. Leggi il resto di questo articolo »

Da “DOVERI DELL’UOMO” di Giuseppe Mazzini (1860)

dai capitoli  LA FAMIGLIA, L’EDUCAZIONE e I DOVERI DELL’UOMO


Poche madri, pochi padri, in questo secolo irreligioso, intendono segnatamente nelle classi agiate, la gravità, la santità della missione educatrice : poche madri, pochi padri pensano che le molte vittime, le lotte incessanti e il lungo martirio dei nostri tempi sono frutto in gran parte dell’egoismo innestato trenta anni addietro nelle anime da madri deboli o da padri incauti i quali lasciarono che i loro figli s’avvezzassero a considerare la vita non come dovere e missione, ma come ricerca di piaceri e studio del proprio benessere.

E potete educare con la parola. Parlate loro di Patria, di ciò ch’essa fu, di ciò che deve essere. Leggi il resto di questo articolo »

 

Charles-Louis de Secondat, barone di La Brède e di Montesquieu

Le leggi dell’educazione saranno dunque diverse in ogni specie di governo. Nelle monarchie avranno per oggetto l’onore; nelle repubbliche, la virtù; nel dispotismo, la paura. (…) È nel governo repubblicano che si ha bisogno di tutta la potenza dell’educazione. Negli Stati dispotici la paura nasce da sola tra le minacce e le punizioni; l’onore delle monarchie è favorito dalle passioni, e le favorisce a sua volta; ma la virtù politica è una rinuncia a sé, cosa che è sempre molto penosa. Leggi il resto di questo articolo »

È malato un Paese che dopo l’ennesimo, prevedibile terremoto, con centinaia di morti e tante distruzioni, deve destinare le pagine dei suoi giornali per metà alle storie dei morti e dei sopravvissuti e agli annunci della ricostruzione, che questa volta sì, si farà sul serio. E l’altra metà delle pagine alle indagini di una procura della Repubblica, alla loro ampiezza e alla diffusione di illeciti e reati, che quasi sembrano costituire la normalità. Ancora una volta il ricorso alle consulenze esterne è il sospetto strumento di favoritismi, ruberie, finanziamento degli sponsor politici. Leggi il resto di questo articolo »

Discuti sulla virtù e ti passano accanto come un branco di pecore. Fischia e danza e agitati e avrai un pubblico.

Diogene di Sinope,   filosofo cinico, IV sec. a.C.

 

Vedi:  Peter Sloterdijk: «Questa è l’età dei neo-cinici»


Se vuoi essere tu il padrone, poiché non puoi fare tutto da te medesimo e ti sarà forza servirti dell’opera de’ tuoi ministri, bada bene alla scelta. Un uomo che abbia principi e che operi di conseguenza non è da sceglier­si, perché s’opporrà alla tua volontà ogniqualvolta ella sia diversa da’ suoi principi. Leggi il resto di questo articolo »

Il 19 aprile del 65 d.C. muore nella sua villa al quarto miglio dell’Appia Antica, suicidandosi per ordine dell’imperatore Nerone,

LUCIO ANNEO SENECA

( 4 a.C.- 65 d.C.)

 

Oggi (2024), 1959 anni fa, uno dei più grandi pensatori della storia dell’umanità accetta di morire per ordine della violenza oscura del Potere.

Come Socrate, come Catone Uticense, come altri grandi testimoni decide che la sua dignità di uomo libero, di uomo morale è più importante di continuare a vivere in maniera servile e complice del sistema dittatoriale e idiota del suo tempo.

La data del 19 aprile ( che molti storici ritengono probabile, comunque nella seconda metà del mese) è un punto di riferimento per i Resistenti di ogni tempo, per tutti coloro che ritengono che supremo bene è vivere con dignità e saggezza e non solo sopravvivere. Leggi il resto di questo articolo »

Un estratto de “L’intransigente”, il nuovo libro di Maurizio Viroli, professore di Teoria politica all’Università di Princeton, in uscita domani per Laterza.

Primo requisito della buona intransigenza è senza dubbio la saggezza politica, intesa come capacità di capire uomini, circostanze e tempi. È un sapere che non si basa su regole certe, ma sull’arte raffinata di interpretare parole, segni, gesti e sulla capacità di cogliere la “verità effettuale dellacosa”, come scrive Machiavelli, che sta dietro ai veli delle menzogne della politica. Leggi il resto di questo articolo »

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