Articoli marcati con tag ‘vita’
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Da questo distante punto di osservazione, la Terra può non sembrare di particolare interesse. Ma per noi, è diverso. Guardate ancora quel puntino. È qui. È casa. È noi. Leggi il resto di questo articolo »
Si, noi del GLR vogliamo preoccupare. Sanamente preoccupare, allarmare, impensierire, inquietare per aiutare a liberarci da un’insana “tranquillità”, intrisa solo di preoccupazioni ordinarie e personali. Una “tranquillità” inconsciente ed inconsapevole Leggi il resto di questo articolo »
Ripubblichiamo, oggi 6 /8/2023, l’articolo già pubblicato sul nostro sito il 6/8/ 2021.
Per non dimenticare uno dei momenti più vergognosi e ignobili della dittatura sanitaria inaugurata il 9 marzo del 2020 ( leggi QUI): il green pass. Leggi il resto di questo articolo »
GLR – CONSIDERAZIONI (38)
ANNO III DEL REGIME SANITARIO-ECOLOGICO-DIGITALE
Le altre “GRL-CONSIDERAZIONI ” le trovate QUI
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Il progetto criminale globale chiamato Grande Reset e gestito dai “mostri” di Big Money, Big Pharma, Big Tech e Big Agricolture vive di paraventi che servono per paludare la sua feroce determinazione: la paura di un virus influenzale mediaticamente presentato con ossessione come la peste nera del XXI secolo, un grande afflato amorevole per la salute di tutti e, in ultimo ma non ultimo, una profonda passione green, ecologica, naturalistica, climatica ( per approfondire leggi gli articoli a questo link: https://www.gruppolaico.it/category/rassegna-stampa/emergenza-rassegna-stampa/ ). Una geniale trappola.
Questo nuovo orrendo fascismo/nazismo usa cose “buone”, belle, sagge e non i vecchi obsoleti carri armati per le strade con truppe di soldati urlanti ( leggi: I bei carri armati di una volta... ) cosicché il covidiota ci casca con tutti gli stivali. E vediamo che è proprio così. Leggi il resto di questo articolo »
“Seguir virtute e canoscenza”, per questo siamo fatti dice Dante. “Viver come bruti” è invece il futuro prospettato dal piano criminale chiamato Grande Reset ( vi raccomandiamo di leggere gli articoli a questo link: https://www.gruppolaico.it/category/rassegna-stampa/emergenza-rassegna-stampa/ ).
Esseri “bruti” che vivono di “nuda vita”, come afferma con grande chiarezza Agamben nell’articolo che segue e in tutti i suoi scritti presenti sul nostro sito ( clicca sul “tag” agamben in fondo alla pagina). “Bruti” che vediamo già realizzati nei covidioti che ci circondano tamponati, mascherati, distanziati, vaccinati, terrorizzati e maniacali.
“Bruti” brutalizzati da un regime sanitario feroce, da una biopolitica cinica Leggi il resto di questo articolo »
Il progetto criminale di dominio globale chiamato Grande Reset ha bisogno di masse di “peccatori” che si sentano tali. Masse di “ignoranti sinceri” e “stupidi coscienziosi”, come dice Martin Luther King, che in più diventano ” fedeli penitenti” della nuova religione della salute, della scienza medica imposta dal nuovo stato terapeutico.
Masse di peccatori che si “sentono potenziali assassini” perchè possibili portatori del virus e che quindi si assoggettano ad ogni forma di “penitenza” imposta dalla nuova religione: lockdown, mascherine, distanziamenti, vaccini e frenetica disinfettazione delle mani e quant’altro. Leggi il resto di questo articolo »
Resistere, dire NO al vaccino e alle mascherine è, prima di tutto, resistere e dire NO al progetto criminale chiamato Grande Reset che sta gestendo a livello mondiale questo tentativo d’imporre una dittatura sanitaria globale e che si “nasconde” dietro il “racconto mediatico” di un virus poco più grave di un’influenza facendolo passare per la peste bubbonica del 1576 (quella de “I Promessi Sposi” di Manzoni) o per la peste nera del 1348 (quella de “Il Decameron” di Boccaccio). (Per approfondire leggi gli articoli a questo link: https://www.gruppolaico.it/category/rassegna-stampa/emergenza-rassegna-stampa/).
Poi resistere e dire NO vuol dire salvaguardare la nostra salute ed integrità personale e non fidarsi solo delle comunicazioni ufficiali: tanti medici ed esperti di tutto il mondo ci stanno avvertendo dei pericoli sanitari dei vaccini ma i loro interventi sono censurati dai media ufficiali, soprattutto i nostri, e le loro voci sono reperibili solo sulla Rete, come anche sul nostro sito. Chissà perchè? Non sentite puzza di Grande Reset ? Leggi il resto di questo articolo »
Considerazioni al tempo del regime sanitario (13). Il filosofo Agamben e il tradimento della scienza
I versi di Dante sono quanto mai attuali: la nostra è l’epoca del progetto criminale del Grande Reset e dell’esaltazione dei “bruti”, ex esseri umani ridotti alla “nuda vita”, alla pura sopravvivenza. L’epoca dell’assolutizzazione della salute come valore supremo e della scienza come fede.
L’epoca che si vantava di essere secolarizzata, svincolata gloriosamente dalle religioni e che, invece, in un momento d’emergenza manipolata ad arte dai gestori del Grande Reset e di fronte ad un’angoscia indotta dal bombardamento mediatico si è rifugiata nella “nuova religione”, nel fideismo tanto irriso: la religione della tecnoscienza, della salute come idolo divino, dei medici, virologi, infettivologi e scienziati in genere come sacerdoti ( nuovi preti da seguire ciecamente come in un medioevo prossimo venturo), delle mascherine, dei tamponi e dei vaccini come nuovi santini protettivi e miracolosi, delle nuove inquisizioni con caccia all’eretico. Leggi il resto di questo articolo »
Profezia
Le tenebre si proporranno alla luce, la morte sarà giudicata più utile che la vita, nessuno alzarà l’occhi al cielo, il religioso sarà considerato insano, l’empio giudicato prudente, il furioso forte, il maligno buono. E credetemi che ancora sarà data pena capitale a colui che s’applicarà alla religione della mente; perché si trovaranno nove giustizie, nove leggi, nulla si trovarà di santo, nulla di religioso, non si udirà cosa degna di cielo e di celesti. Leggi il resto di questo articolo »
Gli animi di servi hanno permesso le dittature e i totalitarismi di ogni tempo. La storia lo insegna. Anche questa nuova ( ma vecchia…) dittatura sanitaria è possibile a causa di milioni di anime di servi impauriti e irrazionali come il covidiota. E solo con gli animi di servi che il criminale progetto globale del Grande Reset ( nascosto dietro il paravento del virus) potrà andare avanti rendendo il nostro povero mondo un inferno per gli uomini liberi dentro sé stessi. Leggi il resto di questo articolo »
La maggior parte dell’umanità è predisposta alla sottomissione. Gente inconsapevole, gestita completamente. Chi ha capito, ha capito, non ha bisogno di consigli. Chi non ha capito, non capirà mai.
Io non biasimo queste persone perché loro sono strutturati per vivere e basta. Cosa vuol dire vivere e basta? Mangiare, bere, respirare, partorire, lavorare, guardare la televisione, mangiare la pizza il sabato sera, andare a vedere la partita. Il loro mondo finisce lì. Non sono in grado di percepire altro.
C’è invece un piccolissimo gruppo di esseri umani che sono “difetti di fabbricazione”: sono sfuggiti al controllo qualità della linea di produzione. Leggi il resto di questo articolo »
Il virus esiste ma non come è raccontato dai media e dal governo. Esso è un grande paravento dietro cui nascondere il progetto del “Grande Reset“, il progetto di una governance mondiale del Big Money, dei grandi miliardari, a cominciare dall’Italia. Per cui ciò che sta succedendo non è “per il nostro bene” ( come afferma il povero covidiota mascherato, tamponato e, fra poco, vaccinato). Ciò che sta succedendo è invece per il “loro bene”, i loro affari, il loro potere ingordo. E noi (o ciò che rimane di noi) ne saremo schiacciati, soggiogati alla biopolitica, allo stato terapeutico e alla dittatura digitale. Leggi il resto di questo articolo »
Oggi apriamo questo articolo con l’acquaforte che il grande pittore spagnolo Francisco Goya realizzò nel 1797: IL SONNO DELLA RAGIONE GENERA MOSTRI. Perchè i contenuti di questo articolo sono proprio una rappresentazione della mostruosità dei progetti che èlite mondiali vogliono portare avanti con il Grande Reset, dietro il paravento del Covid. Per approfondire ancora di più la mostruosità di questi progetti v’invitiamo a leggere gli articoli precedenti presenti sul nostro sito ( cliccate a fondo pagina sul “tag” grande reset o leggete nel menù a destra la categoria EMERGENZA: fatelo!). Leggi il resto di questo articolo »
Prima di leggere e “vedere” questo articolo è bene rileggere questi articoli:
Il Grande Reset. La Grande Risistemazione (5). Ma cos'è?
Il Grande Reset. La Grande Risistemazione. (4).
Il Grande Reset. La Grande Risistemazione. (2)
Il Grande Reset. La Grande Risistemazione. (1)
Se non siamo ripiegati nella paura ( come vogliono) occorre prendere coscienza di cosa si muove, cosa si progetta e si trama dietro lo schermo del virus e che il vero problema non sono soltanto gli ometti/donnette del nostro governetto ( anche se pericolosi nell’instaurare la dittatura sanitaria) ma chi muove le fila di un “Grande Reset” dietro le quinte a cui il nostro governetto è collegato. Leggi il resto di questo articolo »
La base di ogni dittatura, di ieri e di oggi, sono gli uomini/donne topo. Anche della dittatura sanitaria che soffoca l’Italia e parte del pianeta. Anche dei DPCM che ci tormentano l’esistenza in questi giorni, in queste ore. Gli uomini/donne topo sono i primi responsabili di ciò che accade nella compressione dei diritti e della libertà. Sono responsabili prima dei governi, dei presidenti, dei ministri e quant’altro che ci tormentano l’esistenza. Gli uomini/donne topo sono i servi sciocchi di sempre, mascherati di paura, che permettono al dittatore di turno di fare ciò che vuole. Per il nostro bene, certo! (GLR)
La trappola dei DPCM e la sindrome del topo
La sindrome del topo alla base del consenso del regime del terrore e la “Schadenfreude ”.
La Great Barrington Declaration ( vedi link, ndr) è una dichiarazione firmata da 9.824 scienziati di medicina epidemiologica e di salute pubblica e da 26.202 medici specialisti. Leggi il resto di questo articolo »
L’ultimo stato che si assunse programmaticamente la cura del cittadino fu il nazismo
Il diritto e la vita Leggi il resto di questo articolo »
Il progetto di regime sanitario per condurre verso la dittatura digitale e una società del controllo non riguarda solo l’Italia ma tutto il mondo. Il progetto di una “nuova normalità” all’interno di futuri “stati terapeutici” non riguarda solo l’Italia ma tutto il mondo. E in questi progetti il ruolo dei media per propagandare il pensiero unico sul virus e la conseguente paura permanente è fondamentale. Ma c’è (e ci deve essere) “chi resiste” e non si adegua! (GLR)
Vandana Shiva – L’agenda globale di Bill Gates e come possiamo resistere alla sua guerra alla vita
Il ” funding” (finanziamento, ndr) di Gates si traduce in una cancellazione della democrazia e della biodiversità, della natura e della cultura. La sua ‘filantropia’ non è solo filantropia. È filantroperialismo. Leggi il resto di questo articolo »
“Terrore sanitario” e “dittatura digitale” non sono due realtà separate ma due facce della stessa medaglia: instaurare un nuovo ordine mondiale (NWO) e una nuova spaventosa visione dell’uomo. (GLR)
Fracassi e il rapporto 2019: «A marzo cadranno le borse di tutto il mondo»
È giornalista da circa trent’anni e ha pubblicato vari libri. L’ultimo “Protocollo contagio – Come e perché avrebbero potuto proteggerci dalla pandemia e non l’hanno fatto” è appena uscito e sta già facendo discutere. Leggi il resto di questo articolo »
Il libro: Lévy Bernard-Henri, Il virus che rende folli, ed.la nave di Teseo 2020, € 10
La pandemia che ha travolto le nostre vite dalla fine di febbraio non ha messo a repentaglio solo la nostra salute, né solo la nostra economia. A differenza delle altre epidemie della storia, ha travolto anche la nostra testa, portandoci a una specie di follia collettiva in cui si sono perse priorità, chiarezza di sguardo, obiettivi e capacità di giudizio. Leggi il resto di questo articolo »
“Terrore sanitario” e “dittatura digitale” non sono due realtà separate ma due facce della stessa medaglia: instaurare un nuovo ordine mondiale (NWO) e una nuova spaventosa visione dell’uomo. (GLR)
Requiem per gli studenti
Come avevamo previsto, le lezioni universitarie si terranno dall’anno prossimo on line. Quello che per un osservatore attento era evidente, e cioè che la cosiddetta pandemia sarebbe stata usata come pretesto per la diffusione sempre più pervasiva delle tecnologie digitali, si è puntualmente realizzato. Leggi il resto di questo articolo »
“Io non sono convinto che in questi mesi gli italiani abbiano dimostrato “responsabilità”, “disciplina”, “senso civico”. I nostri concittadini si sono fatti prendere dal panico, si sono lasciati convincere da un’informazione (soprattutto televisiva) sensazionalista, parziale, ispirata al ‘pensiero unico” del male assoluto.”
(da: Terrore sanitario e la gente comune. )
Dall’articolo: Il lavoro fatto su Giap durante l’emergenza coronavirus. Un bilancio – e un glossario – mentre si «smarmella tutto»
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0. Le destre in piazza, ma che sorpresa!
Mentre scriviamo si parla molto delle «destre che scendono in piazza cavalcando il malcontento». Su questo blog già dai primi di aprile avvisavamo che presto o tardi sarebbe accaduto: quel malcontento – la rabbia per la gestione dell’emergenza coronavirus e per le sue conseguenze sociali – stava già montando, ma si esprimeva in modi che non entravano nei radar, oppure ci entravano, ma venivano subito fraintesi, distorti, sminuiti, derisi. Leggi il resto di questo articolo »
Viviamo il tempo che non ha genio
Socrate prima di morire fa capire che per lui la vita non è il bene più prezioso. Il bene più prezioso è il futuro. Ma la nostra epoca odia il futuro.
“O Critone. dobbiamo un gallo ad Asclepio, dateglielo». Socrate, già freddo fino all’addome, a un soffio dalla morte, si scopre per pronunciare le sue ultime parole. Sul loro significato si sono arrovellate le menti migliori, per secoli, fra le tantissime, una anonima, semplice; per Socrate la vita non era il bene più prezioso. Lo era il futuro. Leggi il resto di questo articolo »
“Io non sono convinto che in questi mesi gli italiani abbiano dimostrato “responsabilità”, “disciplina”, “senso civico”. I nostri concittadini si sono fatti prendere dal panico, si sono lasciati convincere da un’informazione (soprattutto televisiva) sensazionalista, parziale, ispirata al ‘pensiero unico” del male assoluto.”
(da: Terrore sanitario e la gente comune. )
Gli italiani, animali spaventati
Eccoli, a piede libero e mente prigioniera. Fanno tenerezza gli italiani come animali spaventati che si riaffacciano all’aperto guardinghi e mascherati, fuggitivi, pronti a evitare ogni vicinanza o assembramento. Portano finalmente a spasso l’animale che si portano dentro e che era dentro fino a ieri, con la minaccia di tornarci domani. Vivete l’oggi perché del doman non c’è certezza. Leggi il resto di questo articolo »
Questo secolo oramai alla fine
Saturo di parassiti senza dignità
Mi spinge solo ad essere migliore
Con più volontà.
Dalla canzone “E ti vengo a cercare“ di Franco Battiato (1988) Leggi il resto di questo articolo »
Le riflessioni che seguono non riguardano l’epidemia, ma ciò che possiamo capire dalle reazioni degli uomini ad essa. Si tratta, cioè, di riflettere sulla facilità con cui un’intera società ha accettato di sentirsi appestata, di isolarsi in casa e di sospendere le sue normali condizioni di vita, i suoi rapporti di lavoro, di amicizia, di amore e perfino le sue convinzioni religiose e politiche. Leggi il resto di questo articolo »
Un giornalista italiano si è applicato, secondo il buon uso della sua professione, a distorcere e falsificare le mie considerazioni sulla confusione etica in cui l’epidemia sta gettando il paese, in cui non si ha più riguardo nemmeno per i morti. Così come non mette conto di citare il suo nome, così nemmeno vale la pena di rettificare le scontate manipolazioni. Chi vuole può leggere il mio testo Contagio sul sito della casa editrice Quodlibet. Piuttosto pubblico qui delle altre riflessioni, che, malgrado la loro chiarezza, saranno presumibilmente anch’esse falsificate. Leggi il resto di questo articolo »
“L’untore! dagli! dagli! dagli all’untore!” Alessandro Manzoni, I promessi sposi
Una delle conseguenze più disumane del panico che si cerca con ogni mezzo di diffondere in Italia in occasione della cosiddetta epidemia del coronavirus è nella stessa idea di contagio, che è alla base delle eccezionali misure di emergenza adottate dal governo.
Buffa cosa è la vita — quel misterioso accordo di logica implacabile impiegata per uno scopo futile. Il massimo che ne puoi sperare è una qualche conoscenza di te stesso — che arriva troppo tardi — un raccolto di rimpianti inestinguibili. Leggi il resto di questo articolo »
Questo articolo di NORBERTO BOBBIO (1909- 2004) comparve nel 1958 sulla rivista “Risorgimento” che, in occasione del primo decennale della Costituzione, aveva promosso un’ inchiesta. Nello stesso anno venne poi pubblicato sul bollettino dell’ Università di Torino.
Quando parliamo di democrazia, non ci riferiamo soltanto a un insieme di istituzioni, ma indichiamo anche una generale concezione della vita. Nella democrazia siamo impegnati non soltanto come cittadini aventi certi diritti e certi doveri, ma anche come uomini che debbono ispirarsi a un certo modo di vivere e di comportarsi con se stessi e con gli altri. Leggi il resto di questo articolo »
Accade talvolta di restare vivi perché qualcuno, in nome di quei princìpi, muore, per difendere chi è minacciato… la vita è certo un valore, ma non è detto sia il valore supremo; gli antichi ammonivano a non perdere, per amore della vita, per sopravvivere a ogni costo, le sue ragioni e il suo significato…. Chi vuol salvare la propria vita la perderà e chi è disposto a perderla la salverà, sta scritto nel Vangelo, testo non certo incline alle trombonate.
Claudio Magris (1939), da Livelli di guardia. Note civili (2006- 2011)
vedi: Pensiero Urgente n.257)
Pensiero Urgente n.261). Non essere servo di nessuno.
A un certo punto, avevo cominciato a pensare: quando è successo? E perché? Quando la forza femminile è stata sottomessa, quando hanno iniziato a svilirci, ad ammazzarci e violentarci? Ricordavo me stessa ragazzina, e le mie amiche. La natura cominciava a modellare i nostri corpi, era il momento in cui ci sentivamo strabordanti di energie, curiose, eccitate, pronte a entrare nel mondo come eravamo: vive, selvagge. Quando abbiamo sentito che tutto questo non andava bene? Leggi il resto di questo articolo »
Il testo è tratto dal libro: Gustavo Zagrebelsky, Diritti per forza, Einaudi 2017 , € 12
Le generazioni future hanno fatto il loro ingresso nel dibattito pubblico. Ciò, perché la condizione dei viventi è oggi inedita. La Terra (intesa come ambiente fisico e sociale), per millenni, si è pacificamente considerata la base di perpetua riproducibilità nel tempo della vita degli esseri umani, quali che fossero le offese che i suoi figli potevano infliggerle. Oggi non è più così. Le odierne capacità distruttive, di gran lunga superiori alle capacità rigenerative delle risorse della natura fisica e dei legami sociali, fanno dubitare circa la sensatezza della formula di Thomas Jefferson al tempo della Rivoluzione americana: «La terra appartiene ai viventi». Leggi il resto di questo articolo »
Nel luglio del 1511 Francisco Serrano, capitano di una delle tante flotte portoghesi che stanno saccheggiando i mari d’oriente, amico fraterno di Fernando Magalhanes, alias Magellano, il grande navigatore che qualche anno dopo proverà a fare il giro del globo via mare per dimostrare in modo concreto che la terra non è piatta ma è una sfera, come avevano ipotizzato i greci già nel III secolo a.C., ma che in quel momento è solo un modesto sobresaliente, cioè un soldato semplice, approda per primo alle mitiche “isole delle spezie”, oggi isole della Sonda, ancora vergini e non intaccate dalle conquiste europee e maomettane. Leggi il resto di questo articolo »
Seneca saluta il suo Lucilio
Ti mando la lettera che ho scritto a Marullo: ha perso un figlio ancora piccolo e, dicono, si comporta da debole: in essa non ho fatto come si fa di solito e non ho ritenuto di doverlo trattare con dolcezza: merita rimproveri più che conforto. Per un po’ bisogna essere accomodanti con chi è afflitto e mal sopporta una grave ferita: si sazi o almeno sfoghi il primo impeto di cordoglio: ma se uno sceglie di piangere deve essere rimproverato subito e imparare che anche le lacrime sono a un certo modo sconvenienti. Leggi il resto di questo articolo »
La Scienza, nel suo inesausto tentativo di spazzar via dalla nostra vita tutto ciò che è umano, sta preparando altri piatti tanto appetitosi quanto avvelenati. Al lettore non sarà certamente sfuggito (sul Fatto ne ha parlato Caterina Soffici) il caso della ragazzina londinese di quattordici anni che si è fatta ibernare nella speranza di poter un giorno resuscitare attraverso la tecnica chiamata della criogenesi. Ma non è la sola, negli Stati Uniti ci sono già 200 persone criogenicamente ibernate e duemila in attesa di poter accedere a questa pratica. Leggi il resto di questo articolo »
La responsabilità, il male, la felicità. E i luoghi comuni da rovesciare. Così la lingua tagliente del filosofo mostra che siamo membra di un unico corpo
Riappropiarci di ciò che siamo: non è facile restare noi stessi quando intorno tutto cambia vorticosamente, eliminando punti di riferimento o appigli. Viene quasi da pensare che non esista qualcosa di autenticamente nostro, che possiamo chiamare legittimamente «io», perché siamo il prodotto delle interazioni sociali, il risultato della combinazione casuale degli eventi fortuiti che ci capitano. Nel mondo antico lo stoicismo è il movimento che più decisamente si è opposto a queste idee: possiamo decidere di non ascoltarla, ma dentro ciascuno c’è una coscienza morale, che parla. Siamo noi. Leggi il resto di questo articolo »
L’uomo occidentale sembra aver perso “un centro di gravità permanente” (e forse anche istantaneo). E’ una sorta di spappolamento generale. Gli individui hanno smarrito qualsiasi punto di riferimento che non sia la loro frustrazione e la ricerca di compensarla in un modo o nell’altro, in qualsiasi modo. In Occidente avvengono stragi, singoli omicidi, suicidi che non trovano altra giustificazione che in uno stato di depressione profonda e generalizzata. Leggi il resto di questo articolo »
Così fu ucciso Bonhoeffer teologo devoto a Dio e al mondo. Settant’anni fa fu giustiziato dai nazisti il grande studioso protestante. Che fece dell’amore per la vita il centro della sua fede
ESATTAMENTE 70 anni fa, all’alba del 9 aprile 1945, completamente nudo, veniva giustiziato nel lager nazista di Flossenbürg il teologo protestante Dietrich Bonhoeffer che scontava così la sua partecipazione alla Resistenza. Nel 1955 il medico del lager H. Fischer-Hüllstrung rilasciò una testimonianza, da allora ripetutamente citata, secondo cui il condannato prima di svestirsi si era raccolto in preghiera: «La preghiera così devota e fiduciosa di quell’uomo straordinariamente simpatico mi ha scosso profondamente; anche al luogo del supplizio egli fece una breve preghiera, quindi salì coraggioso e rassegnato la scala del patibolo, la morte giunse dopo pochi secondi». Leggi il resto di questo articolo »
La religione è più profonda di Dio. E’ una visione del mondo per cui un valore intrinseco e oggettivo permea tutte le cose, l’universo e le sue creature suscitano meraviglia, la vita umana ha uno scopo e il cosmo ha un ordine. Credere in un dio è solo una delle manifestazioni possibili di questa visione del mondo.
Ronald Dworkin (1931- 2013), filosofo americano